Il mister è stato vice di Civeriati sia con i Leoncelli che in biancorosso. Prima della partita tra Asti e Derthona, un tuffo nei ricordi con Alessandro Sala. Che ricorda quel secondo posto nella stagione 2010-2011: «Coi galletti esperienza straordinaria, non ci fosse stato quel Cuneo imbattibile…»
Per anni fido vice di tecnici ammirati e stimati nel panorama piemontese come Mario Benzi e Stefano Civeriati, Alessandro Sala è forse uno dei tanti segreti di Pulcinella celati nella stagioni ricche di successi di Derthona, Acqui e Asti negli ultimi anni. Chi meglio di lui, tortonese doc ed ex di entrambe le formazioni, può analizzare il match che vedrà opposti domenica alle 14,30 Asti e Derthona?
Alessandro, iniziamo a riflettere un po sul recente passato. Facciamo un bilancio dei tuoi due anni coi galletti…
«Unesperienza ultra-positiva. La stagione 2010-11 è stata unica nella mia carriera, unavventura magica. Siamo arrivati secondi e giocavamo un gran calcio, resta il rammarico di aver trovato di fronte a noi un Cuneo che tuttora in Prima Divisione mette in campo elementi che giocavano due anni fa in D. Se non ci fosse stato lundici di Iacolino, forse oggi la storia dei galletti avrebbe pagine scritte diversamente…».
Lanno scorso cosa è successo invece?
«Se nel 2010-11 avevamo una squadra nuova che ha subito metabolizzato le nostre idee, nel 2011-12 era difficile ripetere lo stesso percorso con protagonisti diversi.I ragazzi probabilmente non erano pronti a quellidea di calcio».
Hai avuto modo di lavorare accanto a Benzi e Civeriati: che mister sono?
«Sono due tecnici di grande caratura, ma estremamente diversi. Mario è un pragmatico, Stefano invece ha unidea di calcio di grande qualità e mentalità offensiva, cerca di imporre il suo gioco sempre e comunque. Entrambi, seppur in modo diverso, sono degli ottimi allenatori».
Le squadre di Tortona non sembrano navigare in buone acque questanno…
«Premetto che nellultimo mese non le ho seguite molto, a inizio anno invece ho visto più volte il Villalvernia, perchè vi giocavano Incontri e Nohman, due ex Asti. Non è un momento buono per nessuna delle due squadre, anche se il Derthona a inizio anno non mi era affatto dispiaciuto, ho visto una squadra giovane e dotata di grande corsa, probabilmente linesperienza li costringe talvolta ad alti e bassi. Forse sarebbe stato meglio unire le forze e fare una sola squadra, ma sappiamo bene che queste operazioni non sono mai di facile attuazione».
LAsti come lhai visto?
«Dopo un inizio difficile ora ha una rosa solida, sono convinto possa raggiungere la salvezza. Le zone basse sono piuttosto intricate, la Novese era partita con altre prospettive e ora fatica, alcune lombarde sembrano in difficoltà.
Lunica squadra che sembra purtroppo quasi condannata è lImperia».
Chi vincerà il campionato?
«E una bella lotta, ma faccio il tifo per la Lavagnese, una compagine che è cresciuta negli anni e che ha in squadra un mio ex giocatore, Claudio Poesio. La mediana, composta da lui, Incontri e Manasiev, è una delle più forti degli ultimi anni».
Pensi mai a un tuo ritorno ad Asti?
«Prima di tutto spero di venire al Censin Bosia a vedere i galletti, e spero di farlo in un momento in cui la salvezza sarà già una realtà».
Davide Chicarella