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Palio, il Consiglio boccia i ?saggi
e conferma i provvedimenti del Capitano

Tanti gli argomenti di particolare rilevanza affrontati nell'ultimo Consiglio del Palio. Era evidente che dalla serata qualcuno sarebbe uscito con le ossa rotte e la previsione si è puntualmente

Tanti gli argomenti di particolare rilevanza affrontati nell'ultimo Consiglio del Palio. Era evidente che dalla serata qualcuno sarebbe uscito con le ossa rotte e la previsione si è puntualmente avverata. Restava da capire a chi dovesse toccare la "purga": se al Capitano Enzo Clerico, che aveva affibbiato sanzioni di diverse entità a cinque fantini (tre Palii di squalifica a Chiavassa per la rovinosa caduta alla prima curva della finale e quattro provvedimenti di richiamo ai fantini Ballesteros, Coghe, Farris e Villella), oppure alla neonata commissione dei "cinque saggi" che in seconda battuta aveva relazionato in merito alle sanzioni di Clerico, stravogendole quasi "in toto". L'ardua sentenza è spettata al Consiglio del Palio, i cui componenti hanno deciso di votare in maniera segreta, così da non rendere nota ai presenti alla seduta la loro posizione in merito alle sanzioni. E quindi, conseguentemente, se schierarsi dalla parte del Capitano oppure della commissione.

Prima situazione esaminata quella di Chiavassa. Il ricorso ai tre Palii di squalifica, accolto dai saggi nella loro relazione, è stato bocciato dal Consiglio con 12 voti favorevoli al mantenimento del provvedimento preso dal Capitano, 9 contrari e una scheda bianca. Squalifica confermata. Per Villella (richiamo), votazione numericamente identica alla precedente, e sanzione confermata. Coghe (richiamo): 13 voti favorevoli al mantenimento del provvedimento, 7 contrari e una scheda bianca. Cancellata anche qui la disamina dei "cinque saggi". Ballesteros (richiamo): 12 voti contrari alla cancellazione del provvedimento, 8 favorevoli, 1 scheda bianca e 1 una scheda nulla. Infine Farris (richiamo): va puntualizzato in questo caso che già la commissione dei saggi si era schierata a fianco del Capitano nella sua relazione e i componenti del Consiglio del Palio non hanno fatto altro che allinearsi, respingendo il ricorso con 19 voti contro, 3 favorevoli più una scheda bianca.

I COMMENTI DEI RETTORI POST-VOTAZIONE
Pepata dichiarazione di Bertolino (San Secondo): «Non esiste che i Rettori arrivino a votare le sanzioni del Capitano. Abbiamo fatto la cavolata dell'anno. Purtroppo è così: da anni si discuteva come modificare il Regolamento affinchè non fosse nuovamente il Capitano ad esaminare gli eventuali ricorsi e confermare o meno quanto lui stesso aveva deciso in prima battuta. Ebbene, direi che la proposta sviluppata quest'anno, uso un eufemismo, non è andata benissimo».
Verri (Nizza). «Giusta la modifica regolamentare, affidando il giudizio sul ricorso ad un'altra figura che non sia quella del Capitano. Sicuramente però non ai Rettori».
Ghia (San Paolo): «Non posso andare a giudicare chi deve giudicarmi. Il Palio è un'altra cosa. Riprendiamo in mano il Regolamento e se è il caso di apportargli qualche correzione facciamolo in maniera assennata. Non dimentichiamoci che proprio il Consiglio del Palio, e quindi noi Rettori, abbiamo confermato Clerico con 24 voti a favore, uno contro e un astenuto. Quasi l'unanimità. E adesso lo sfiduciamo?»
Bruzzone (San Martino San Rocco): «Spesso scriviamo norme che non siamo capaci di interpretare. Non possiamo affidare a qualcuno il compito di giudicare chi deve giudicare. Se è il caso riscriviamo il Regolamento, magari in maniera meno complessa, e mettiamolo in pratica.»
Raimondo (Moncalvo): «E' assolutamente fondamentale per il Capitano poter agire con serenità e ciò può avvenire soltanto se la massima carica paliesca sente di godere della fiducia di tutti».

In sintesi: tanto rumore per nulla! L'ormai famosa commissione dei saggi si è rivelata un clamoroso flop. La manifestazione, oltre ad avere bisogno di poche essenziali norme da applicare tassativamente e senza la continua ricerca di scappatoie o interpretazioni "mirate" (all'occorrenza), necessita di poche cose: gente che sappia fare Palio, che lo conosca nelle sue molteplici sfaccettature e che non si arroghi competenze non possedute. Altrimenti, anziché procedere nella giusta direzione si rischiano pericolose inversioni di marcia. E viaggiare "in contromano" non è simpatico. Negli ultimi tempi il Palio ha vissuto attacchi duri, è stato ferito profondamente. Ha bisogno di ritrovarsi e ciò può avvenire solo con calma e ragionevolezza. Due peculiarità purtroppo latitanti negli ultimi tempi.

SORTEGGIATO L'ORDINE DELLA SFILATA PER IL 2015
La seduta del Consiglio del Palio è poi proseguita con il sorteggio dell'ordine di sfilata per l'edizione 2015 dell'evento. Prendendo in considerazione i piazzamenti in finale dello scorso settembre, le prime sette posizioni del Corteo risultavano già attribuite.
1 Santa Caterina; 2 San Paolo; 3 Nizza; 4 Santa Maria Nuova; 5 San Pietro; 6 Viatosto; 7 Montechiaro.
Sorteggio tra i non classificati San Secondo e Baldichieri per stabilire l'ottavo e il nono posto:
8 San Secondo; 9 Baldichieri. Estratte dall'urna le restanti posizioni: 10 Moncalvo; 11 San Lazzaro; 12 Cattedrale; 13 Canelli; 14 Don Bosco; 15 Tanaro; 16 San Damiano; 17 San Marzanotto; 18 Castell'Alfero;
19 San Martino San Rocco; 20 San Silvestro; 21 Torretta.

Massimo Elia

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