Non al massimo della forma, anche a causa di un infortunio alla mano capitatole proprio nella settimana precedente al più importante appuntamento dell'anno, Marta ha saputo però stringere i denti e salire, unica juniores della categoria, sull'ambito podio.

Ancora un  successo per  Marta Rainero ai Campionati Assoluti di Judo che si sono svolti il 6 e 7 aprile a Catania. Per la seconda volta consecutiva l'atleta nata nella Polisportiva Cassa di Risparmio di Asti ma che da quest'anno milita fra le fila delle Fiamme Gialle di Roma, ha raggiunto il podio nella più importante competizione italiana. Nonostante la sua giovane età, 17 anni, Marta è riuscita ad aggiudicarsi la medaglia di bronzo, a dispetto di una giornata di gara non proprio brillante. Non al massimo della forma, anche a causa di un infortunio alla mano capitatole proprio nella settimana precedente al più importante appuntamento dell'anno, Marta ha saputo però stringere i denti e salire, unica juniores della categoria, sull'ambito podio.

La gara è infatti riservata alle classi Juniores e Seniores dai 17 ai  35 anni, ma il suo talento, che già lo scorso anno l'ha fatta notare ai tecnici del gruppo sportivo dela Guardia di Finanza, ha colmato la differenza di esperienza sul tatami rispetto alle sue avversarie. Non aiutata dal sorteggio che l'ha vista gareggiare nella poule più difficile, ha affrontato in successione la ligure De Luigi, la torinese Romano e in semifinale la napoletana Ugon. Fermata proprio da quest'ultima per l'accesso alla finale, ha poi disputato la finalina valida per il terzo posto con la romana Milani, vincendo per ippon in piedi di Gaeshi.

La mamma ed ex allenatrice Cristina Cirillo, giunta in quel di Catania per seguirla dagli spalti, e non sulla sua sedia come da abitudine, così commenta: «Marta non si è risparmiata in questa gara dando il meglio di se nonostante la sua non ottima forma. Da gennaio si allena presso il Centro Sportivo delle Fiamme Gialle di Roma, e questo cambiamento così radicale sia di allenamento che di vita ha bisogno di tempi di assestamento e di metabolizzazione sicuramente lunghi. La gara è stata difficilissima con avversarie molto agguerrite, ma Marta ha saputo fronteggiarle con lucidità aspettando il momento giusto per piazzare le sue tecniche, sempre efficaci.»