Cambiano le categorie, lambizione resta la stessa. Il San Domenico Savio è reduce dalla seconda promozione consecutiva, ma non vuole fermarsi, per affrontare da protagonista anche il prossimo
Cambiano le categorie, lambizione resta la stessa. Il San Domenico Savio è reduce dalla seconda promozione consecutiva, ma non vuole fermarsi, per affrontare da protagonista anche il prossimo campionato in Eccellenza. Col presidente dei ramarri gialloverdi Bruno Scavino andiamo a sviscerare levoluzione di una società partita come realtà di quartiere e sbocciata col passare delle stagioni come una delle realtà più serie ed emergenti del panorama dilettantistico regionale.
Presidente, che sensazioni prova ancora oggi per la vittoria del torneo di Promozione?
«I ragazzi stanno ancora festeggiando. E stato un trionfo voluto fortemente, il cui merito è del nostro collettivo. Ringrazio i calciatori, ma anche lo staff tecnico, e tutti i dirigenti, che con piccoli e grandi gesti hanno dato un contributo fondamentale nel realizzare il sogno Eccellenza. E stato il successo del gruppo».
Due anni di gestione Raimondi, altrettanti successi…
«Conoscevamo le qualità del nostro tecnico, che si è dimostrato un'arma decisiva per noi. Per fare calcio ci vanno le persone giuste al posto giusto, e alla base imprenditori con entusiasmo e serietà. Il San Domenico è frutto di questo entusiasmo, da noi si fa sport seriamente e sono pronto ad accogliere a braccia aperte qualunque dirigente ed imprenditore che voglia mettersi in gioco con la mia stessa determinazione».
Quali sono le novità in vista della prossima stagione?
«Avremo nuovi campi, per allenamenti di settore giovanile e prima squadra. In più allestiremo una struttura ricettiva che ci permetterà di ospitare gli atleti e le squadre ospiti. Stiamo cercando di alzare lasticella a livello organizzativo e logistico».
Come procede la campagna acquisti?
«Abbiamo in agenda molti calciatori, tutti accuratamente selezionati, per ricreare un gruppo di ragazzi che abbiano voglia di mettersi in gioco in un progetto ambizioso ma non impossibile».
Quindi il San Domenico punta in alto?
«Non mi è mai piaciuto affrontare le sfide senza ambizione, pertanto il nostro obiettivo sarà anche questanno quello di giocarcela. Vogliamo arrivare nelle zone di vertice, dico sempre che volere è potere e tutti noi ci auguriamo di dimostrarlo sul campo».
Cè un sogno di mercato che vorrebbe realizzare?
«Si, un attaccante, un sogno che però non rivelo, visto che mi auguro sia realizzabile».
Dove giocherete le gare casalinghe?
«In questo momento lunica possibilità omologata per lEccellenza è lo stadio Censin Bosia. Le alternative sono Moncalvo, San Damiano e Canelli».
Davide Chicarella