Lo sport è cultura, quando abbina poi l’estasi di un racconto fuori dal comune, che affascina e insegna, alla filantropia si ha la sensazione di un progetto riuscito, da imitare. E’ questa la sensazione che immaginiamo abbia animato le tante persone che hanno assistito giovedì scorso al terzo appuntamento della stagione 2021-22 della “Pinta di Sport” al FuoriLuogo. Una serata dedicata alla presentazione del libro “Campioni Oltre”, al racconto diretto dell’esperienza da “calciatore errante” dell’astigiano Stefano De Simone, e alla scoperta della onlus “Insuperabili”, che si occupa di sviluppare attività calcistica dedicata a tanti giovani con disabilità. Un “concept” lodevole, da valorizzare e promuovere in tutta Italia, che ha quali testimonial atleti professionisti come Giorgio Chiellini: il ricavato di “Campioni Oltre” sarà devoluto proprio a “Insuperabili”. La location di via Govone ha accolto quali ospiti della serata Luca Borioni, curatore del libro e giornalista di riconoscibilità nazionale, e Carlo Morizio, “penna” con esperienze alla “Gazzetta dello Sport” che ha saputo raccontare con partecipazione e sensibilità l’avventura nel mondo di Stefano. Un’esperienza che è arrivata a coinvolgere Carlo a tal punto dal decidere di vivere un viaggio al fianco del calcettista astigiano.
“Campioni Oltre” racconta gli sportivi lontano dai riflettori, riesce a tratteggiare quello che l’uomo-atleta fa nel mondo e per il mondo: la beneficenza, la capacità di veicolare la propria notorietà per progetti più grandi di un mero risultato sportivo.
Grazie alle pagine del volume scopriamo come Didier Drogba sia riuscito a fermare una Guerra, conosciamo la filantropia di Totti e Nadal, leggiamo nel pensiero di un calciatore la cui carriera è stata fermata da un grave incidente e comprendiamo come sia per lui fondamentale, anzi vitale, l’amore puro per il calcio. Abbiamo anche modo di fotografare l’attualità, e la vita al tempo del Covid-19 del cestista Alibegovic.
Il capitolo che ci riguarda più da vicino è però quello dedicato a Stefano De Simone, che qualche mese fa abbiamo conosciuto proprio sulle pagine de “La Nuova Provincia”: l’ospite del FuoriLuogo ha raccontato i suoi viaggi nel mondo, cui dedica sei mesi l’anno. Percorsi introspettivi, in Paesi poco conosciuti, in solitaria e senza mete precise. La magia di giocare a calcio assieme ai monaci buddisti, le difficoltà nel vivere in un villaggio Masai, l’esperienza di essere il primo calciatore bianco di una squadra africana. Avventure introspettive, forse estreme, sicuramente vere e capaci di darci risposte concrete sull’essenza della vita e della felicità. Che non è uguale per tutti, ma che tutti dovremmo scoprire grazie all’esperienza, all’amore e all’essenzialità di un gesto sincero.