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Sport

Ciclismo, la prima corsa ad agosto

Tour a fine estate, Giro a ottobre, sovrapposizione per le classiche del Nord

Ciclismo, la prima corsa ad agosto

 

L’Unione Ciclistica Internazionale, ha ufficializzato le date del nuovo calendario, compresso dall’emergenza del Coronavirus, e se la prevalenza data al Tour de France (29 agosto – 20 settembre) era nota e anche la finestra riservata al Giro (3 – 25 ottobre), a stupire tutto il mondo delle due ruote è la sovrapposizione con la Classiche del Nord. «Il Giro d’Italia è penalizzato rispetto al Tour de France ma lo stesso vale per noi atleti. Dovremo fare scelte a malincuore. Penso a chi dovrà decidere tra correre la Liegi e il Giro o chi dovrà preparare la Sanremo con pochissime corse nelle gambe – è l’opinione di Matteo Trentin sul nuovo calendario Uci -. Almeno ora c’è un calendario, fa bene al morale, fissa l’orizzonte. Tornare a correre è troppo importante per tutti». Trentin, dalla sua casa di Montecarlo, aspetta di poter tornare ad allenarsi in strada: «Finora i rulli ci hanno salvato la vita ma non vedo l’ora di poter pedalare per una vera uscita. Qui nel Principato di Monaco la situazione è migliore che in Italia ma io posso girare solo per la città e ovviamente non posso considerarlo un allenamento. Gli atleti che vivono in Italia, Spagna e Francia in questi mesi non hanno potuto girare a differenza dei ciclisti in Belgio, Olanda e Germania. Ora dovremo lavorare ancora più sodo per ridurre questo gap di forma che si è inevitabilmente creato». Una Milano – Sanremo dal clima bollente, è fissata l’8 agosto. Il calendario 2020 del World Tour stravolge il corso delle cose, per salvare il salvabile di una stagione che la pandemia ha dimezzato nei tempi. E un bel rebus per i corridori e i team, obbligati a scegliere tra tante corse e appuntamenti compressi in soli tre mesi, e con tanti, forse troppi, accavallamenti. Sempre Covid-19 permettendo, l’onore dell’apertura spetterà ad una gara in Italia, la Strade Bianche, il 1 agosto. Quelle della Grande Boucle erano le sole date sicure, insieme a quelle dei campionati del mondo su strada, ospitati dalla Svizzera, che si chiuderanno con la gara in linea il 27 settembre. Il Giro comincerà la settimana dopo, mentre la Vuelta, ridotta come già si sapeva da 21 a 18 tappe dopo la rinuncia alla partenza in Olanda, inizierà durante l’ultima settimana del Giro d’Italia. La Tirreno-Adriatico (8-14 settembre) si incrocerà invece con il Tour. Ad eccezione della Milano – Sanremo, 31 ottobre, le grandi classiche di un giorno si terranno dopo il Tour e molte in pieno Giro: la Freccia Vallone il 30 settembre, la Liegi – Bastogne – Liegi il 4 ottobre, l’Amstel Gold Race il 10, la Gand – Wevelgem l’11. La Parigi – Roubaix si correrà il 25 ottobre, durante la Vuelta (20 ottobre – 8 novembre) In tutto, il calendario propone 25 eventi. La nota di Rcs Sport è amara, ma si consola con «La pubblicazione del calendario da parte dell’Uci è un importante passo in avanti che certamente aiuterà tutte le realtà coinvolte a riprogrammare la stagione. È il frutto di un lungo lavoro che, come mai prima, ha visto il coinvolgimento di istituzioni, organizzazioni, squadre e di chi a diverso titolo ha dato il proprio contributo a questa non semplice scelta. Per salvaguardare l’importante patrimonio delle corse ciclistiche e mantenerle vive si è dovuto fare qualche sacrificio anche considerando il breve arco temporale all’interno del quale si potevano inserire tutte le corse della stagione. Abbiamo fatto una serie di proposte alternative che a nostro giudizio avrebbero limitato alcune sovrapposizioni di calendario. Queste proposte non sono state recepite. Riteniamo comunque questo risultato importante per la ripartenza, soprattutto in questo momento, vista la drammatica situazione sanitaria che sta colpendo tutti i settori della nostra vita».

Paolo Cavaglià

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