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Clamoroso: torna Massimo CogheVestirà la casacca della Torretta
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Clamoroso: torna Massimo Coghe
Vestirà la casacca della Torretta

Una clamorosa situazione è maturata negli ultimi giorni nel panorama paliesco e proprio mentre scriviamo la stessa potrebbe trovare ufficialità. Nella “griglia” delle monte del prossimo Palio

Una clamorosa situazione è maturata negli ultimi giorni nel panorama paliesco e proprio mentre scriviamo la stessa potrebbe trovare ufficialità. Nella “griglia” delle monte del prossimo Palio entra di prepotenza un fantino che con le sue formidabili prestazioni ha illuminato in passato la manifestazione, trionfando in ben cinque circostanze. Un nome che è una garanzia, assoluta: Massimo Coghe.
Nel 2015 “Massimino”, questo il suo soprannome, indosserà in piazza Alfieri il giubbetto della Torretta. Siamo a gennaio, l’anno è appena agli inizi, ma la notizia dell’ingaggio di Massimo Coghe da parte del Comitato biancorossoblu difficilmente potrà essere eguagliata nella stagione paliesca in corso, vista l’entità della sua portata.

Un autentico boom quello che, a detta di fonte ben informata, sarebbe stato studiato e sviluppato con grande sagacia e ponderatezza dal Rettore Giovanni Spandonaro. Un segnale forte, una sorta di svolta in un mercato fantini piuttosto languente in questo 2015, dopo un 2014 scoppiettante e caratterizzato da diverse avvicendamenti e novità. Spandonaro, da noi intervistato a fine anno passato pochi giorni dopo la sua rielezione da Rettore, aveva lasciato trapelare un desiderio di vittoria ed una carica motivazionale fortissima. Un atteggiamento da vincente il suo, degno del Borgo da lui presieduto. Ed è circostanza risaputa che i vincenti, laddove necessario, vanno a caccia dell’obiettivo prefissato coinvolgendo personaggi altrettanto grandi e in possesso delle caratteristiche tipiche dei numeri uno.

Massimo Coghe aveva appeso il frustino al chiodo in due precedenti circostanze: nel 2007, quando, con la casacca biancoverde di San Martino San Rocco, vide svanire una strameritata vittoria per l’intromissione sulla sua traiettoria di corsa di un purosangue scosso a poche centinaia di metri dal traguardo. La delusione lo indusse a farsi da parte. Ma si sa, per chi a cavallo c’è nato, per chi ha vissuto un’intera esistenza con l’obiettivo di diventare uno dei più grandi protagonisti nei Palii d’Italia, farsi da parte è difficile. Addirittura impossibile. E rieccolo allora Massimo Coghe, o Massimino secondo, soprannome attribuitogli per distinguerlo da un altro Massimino (Massimo Tamberi, fantino pisano vissuto tra il XIX e il XX secolo) ripresentarsi ad Asti nel 2009 e centrare il suo quarto trionfo personale in piazza Alfieri con i colori di Santa Maria Nuova. Una vittoria che spinge il fantino di Norbello, classe 1964, a riprovarci l’anno successivo per San Damiano, fallendo però l’obiettivo (quarto posto in finale). Il quinto centro personale arriva nel 2011, quando Coghe si ripresenta in piazza nuovamente per San Damiano.

Una corsa trionfale, preparata nei minimi dettagli, al termine della quale arriva il secondo addio a quella piazza da lui così tanto amata. Da allora sono passati quasi quattro anni. Il richiamo della foresta stava di nuovo facendosi fortissimo e Coghe non ce l’ha fatta a dire di no a Spandonaro e alla Torretta. Il massimo esponente biancorossoblu deve evidentemente aver toccato le corde giuste per vincere le resistenze e i dubbi (forse neppure troppi) del fantino e indurlo a ributtarsi nuovamente nella mischia. Sarà il suo terzo ritorno. Un rischio? Un azzardo? Forse si, e su ambo i fronti. Sia da parte della Torretta che di Coghe. Ma ben calcolato. Perchè la vita è tutta un azzardo e senza un pizzico di coraggio e convinzione nelle proprie scelte non si va da nessuna parte. Rischio ponderato anche in considerazione dell’immensa caratura della carta da buttare sul tavolo.

Giovanni Spandonaro e i suoi ragazzi hanno vinto il Palio nel 2013. In altre latitudini paliesche ripresentarsi con ambizioni di vittoria ad appena due anni di distanza sarebbe utopico. Ma chissà che il Rettore non abbia trovato ancor più forza nell’operare la propria scelta guardando dentro di sè, ascoltando il proprio cuore e quello di coloro che in Comitato gli stanno accanto. E magari anche la voce di chi non c’è più… Per completare la scheda personale di Massimo Coghe ricordiamo, oltre a quelli già menzionati del 2009 e 2011, gli altri tre Drappi da lui conquistati ad Asti, tutti per San Lazzaro: 1987, ultimo Palio disputato sull’ovale della piazza sottostante, 1999 e 2001. A Siena tre vittorie: luglio 1988, Nicchio, su Benito III; luglio 1994, Pantera, su Uberto e agosto 1999, Chiocciola, su Votta Votta. Subito balza all’occhio una curiosità (beneaugurante per la Torretta) legata alla cabala: Coghe ha conseguito tutte le sue vittorie nel nostro Palio negli anni dispari. Siamo nel 2015, per cui…

Massimo Elia

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