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Con "Bucefalo" e "Massimino"
tredici Drappi al via nel 2015

Prendendo in considerazione la griglia delle monte del prossimo Palio, al momento incompleta mancando ancora almeno tre tasselli a chiuderla, balza all'occhio un aspetto del tutto nuovo rispetto

Prendendo in considerazione la griglia delle monte del prossimo Palio, al momento incompleta mancando ancora almeno tre tasselli a chiuderla, balza all'occhio un aspetto del tutto nuovo rispetto alle ultime edizioni della corsa. A determinarlo è il ritorno di Massimo Coghe ad Asti. "Massimino" è infatti dopo Bucefalo (otto successi) il fantino più vittorioso nella storia della manifestazione, avendo vinto in cinque circostanze. Farnetani e Coghe mettono insieme ben tredici Drappi. Alle loro spalle, sempre considerando le monte già ingaggiate per la corsa del prossimo settembre, troviamo con tre vittorie Giuseppe Zedde, detto Gingillo, e con due Giovanni Atzeni e Claudio Bandini. Appena due i restanti fantini vincenti nella corsa astigiana che vedremo all'opera il prossimo 20 settembre: Andrea Mari, fresco di trionfo nel 2014 e Gianluca Fais, che vinse nel 2010. All'asciutto i vari Pusceddu, Mulas, Chiti, Pes e Farris, per citare i più conosciuti al canapo. Pressochè certo che di qui a settembre anche Martin Ballesteros riuscirà a trovare ingaggio ed ecco che allora le sue due vittorie, datate 2000 e 2002, lo collocherebbero nella graduatoria al fianco di Atzeni e Bandini.

Entrando ancor più nel dettaglio, una sola delle monte menzionate ha centrato ad Asti la "tripletta" nella sua carriera, imponendosi nel 1988 e 1989 per Moncalvo e l'anno successivo con i colori di Tanaro. Parliamo di Maurizio Farnetani, che sfiorò un clamoroso poker piazzandosi secondo, sempre per Tanaro, nel 1991, alle spalle di Tonino Cossu, primo con la casacca di San Lazzaro. Coghe, nonostante le cinque vittorie, non ha mai fatto doppietta, impresa invece riuscita a Claudio Bandini che regalò due Drappi in fila a Castell'Alfero nel 1997 e 1998. Distanti nel tempo una dall'altra anche anche le tre vittorie di Giuseppe Zedde: 2004, 2008 e 2013. Ben sei i fantini da noi impegnati a settembre già vittoriosi a Siena: Andrea Mari e Giovanni Atzeni su tutti, con quattro successi sotto la Torre del Mangia, seguiti da Massimo Coghe con tre, Giuseppe Zedde con due, Silvano Mulas e Maurizio Farnetani con uno. Cinque dei sei vantano nel loro palmares almeno una vittoria anche a Legnano. Unico a non aver mai trionfato nella città lombarda è Andrea Mari. Quello del 2015 ad Asti sarà un Palio di qualità elevata in considerazione dei protagonisti al via (ecco spiegata l'importanza del rientro di Coghe senior), probabilmente il più quotato degli ultimi quindici anni.

Altro dato che balza all'occhio con evidenza è il numero piuttosto limitato di fantini vittoriosi ad Asti nelle ultime venti edizioni della corsa. Dal 1996 ad oggi appena otto: Bandini, Coghe, Farnetani, Atzeni, Ballesteros, Zedde, Fais e Mari, ciò a testimonianza di quanto sia difficile vincere in piazza Alfieri, su un tracciato ostico e problematico. Altra considerazione di rilievo: ad Asti l'errore commesso in corsa difficilmente può essere rimediato. Anche "inventare" è sempre stato piuttosto problematico, eccezion fatta per qualche rara estemporaneità maturata alla mossa.
Tornando a Bucefalo e Massimino i due sono accomunati da un'analogia temporale del tutto particolare: tra la loro prima vittoria conseguita ad Asti e l'ultima sono trascorsi ben 24 anni. Coghe ottenne il suo primo successo nel 1987, all'età di 23 anni, per San Lazzaro e l'ultimo nel 2011, a 47 anni, con i colori di San Damiano. Identico intervallo per Farnetani, che aveva 30 anni nel 1988 quando tagliò per primo il traguardo difendendo i colori di Moncalvo e 54 nel 2012 quando interruppe il digiuno di vittorie per San Martino San Rocco: 1988-2012, 24 anni, appunto.

Scavando ancora scopriamo che l'ultimo fantino esordiente vittorioso ad Asti è stato Giovanni Atzeni, che nel 2003 regalò il Drappo a Santa Caterina in seguito alla squalifica di Martin Ballesteros, fantino di Tanaro, primo sul traguardo. Nel rapporto tra Palii disputati e Palii vinti il dato migliore (sorpresona!) è quello di Giuseppe Zedde, tre vittorie in dieci partecipazioni (quoziente 3,3, come dire, in termini un tantino impropri, un Palio vinto ogni tre anni e tre mesi), davanti a Maurizio Farnetani, otto vittorie in ventinove partecipazioni (quoziente 3,6, un Palio ogni tre anni e sei mesi) e a Massimo Coghe, con cinque vittorie in ventidue partecipazioni (quoziente 4,4, un Palio ogni quattro anni e quattro mesi).
Coghe vince solo negli anni dispari, cinque centri su cinque: 1987, 1999, 2001, 2009 e 2011. Alla Torretta qualcuno innamorato della cabala si sfregherà le mani.

Chiudiamo con un dato cabalistico, legato alla recente elezione del Presidente della Repubblica: tre i fantini in attività che hanno vinto nelle precedenti circostanze abbinate alla prima salita al Colle del nuovo Capo dello Stato: Coghe (anno 1999, Scalfaro), Farnetani (anno 2006, Napolitano, primo mandato) e Giuseppe Zedde (anno 2013, Napolitano, secondo mandato). Nessuno dei tre indossava però i colori che porterà in piazza il prossimo settembre. Attenzione ad un dato ulteriore, visto che (pare) i numeri difficilmente ingannano: 1985, elezione di Cossiga, anno dispari con cifra finale cinque, vinse San Martino San Rocco. Trent'anni dopo, 2015, cifra finale cinque, elezione di Mattarella. Con Bucefalo che correrà il suo trentesimo Palio della carriera. Solo una casualità?

Massimo Elia

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