Il Consiglio del Palio, convocato mercoledì scorso in Sala Pastrone, avrebbe dovuto prendere in considerazione le decisioni maturate nella riunione della commissione di "esperti" designata
Il Consiglio del Palio, convocato mercoledì scorso in Sala Pastrone, avrebbe dovuto prendere in considerazione le decisioni maturate nella riunione della commissione di "esperti" designata dal sindaco Fabrizio Brignolo (presidente del Consiglio del Palio), in merito alle sanzioni attribuite dal Capitano Enzo Clerico ai fantini Mattia Chiavassa, Andrea Coghe, Antonio Villella, Martin Ballesteros e Andrea Farris. La commissione appena menzionata, oltre che da Brignolo, era composta da Silvano Ghia, attuale Rettore di San Paolo, da Maurizio Rasero, vicerettore di Tanaro, e dagli ex Capitani Paolo Bagnadentro e Andrea Sodano. Tutti i Comitati erano presenti al Consiglio, eccezion fatta per Castell'Alfero. Il Comune alferese, il cui fantino Enrico Bruschelli aveva ricevuto una sanzione dal Capitano sotto forma di richiamo, ha pure rinunciato a presentare ricorso.
In una relazione distribuita agli esponenti di Rioni, Borghi e Comuni, erano contenute le decisioni maturate dalla commissione di "saggi" prima menzionata, scaturite dopo aver visionato i filmati delle emittenti televisive Rai 3 e Quartarete. Tutti i ricorsi presentati sono stati accolti, ad eccezione di quello del Rione San Pietro. Quattro su cinque pertanto. Chiavassa, al quale il Capitano aveva affibbiato tre Palii di squalifica, è stato graziato poichè visionando le immagini televisive, recita il comunicato… "non si riesce ad evincere la causa della dinamica della rovinosa caduta avvenuta nella prima parte della curva dei cavalli di Baldichieri, Montechiaro e San Secondo". Per meglio intenderci: non si capisce se l'incidente sia stato provocato dall'imprudenza di Chiavassa (fantino di riserva di Baldichieri) o dalla condotta di Martin Ballesteros. Nel suo ricorso Chiavassa sostiene di essersi visto "tagliare la strada" da Ballesteros, ma nel Palio, è cosa cognita che il tagliare la strada o il "parare" fa parte dei giochi. Ed è del tutto ammesso. E' anzi una delle armi più usate dai fantini.
Dai filmati (tralasciamo i giudizi sulla loro qualità) non emergono in maniera netta secondo i "saggi" le colpe di Chiavassa. Emblematica al riguardo la successiva motivazione: "Riteniamo di sottoporre al Consiglio del Palio una profonda riflessione – che eccede i confini del reclamo in esame – attinente la questione se il quinto comma dell'articolo 64 del Regolamento sia da intendersi riferito solo alle condotte sorrette da un elemento intenzionale non previsto dal Regolamento medesimo, ovvero si estenda anche alle fattispecie colpose, rammentando che così facendo si attribuirebbe agli organi sanzionatori una discrezionalità nel valutare e giudicare le modalità con cui un fantino conduce il cavallo durante la corsa, magari opportuna per certi aspetti, ma difficilmente esprimibile e conciliabile con la natura della corsa del Palio". In virtù di queste valutazioni il reclamo di Chiavassa è stato accolto.
Così come sono state accolti i reclami di tre dei quattro fantini, Villella (Baldichieri), Coghe (Santa Maria Nuova) e Ballesteros (Montechiaro), colpiti dai richiami del Capitano per non aver rispettato la posizione alla mossa a loro imposta dall'estrazione. A loro discolpa, in sintesi, il tentativo ravvisato dalla commissione di aver comunque provato a guadagnare la posizione loro assegnata, per diverse motivazioni però non raggiunta. Andrea Farris (San Pietro), unica circostanza in cui i "saggi" hanno confermato la sanzione attribuita da Clerico, non è stato graziato perchè … "il fantino continuava a girare il cavallo dietro alle altre accoppiate già posizionate al canapo in occasione della finale, senza mai tentare di guadagnare la nona posizione assegnatagli dal sorteggio. Questo indipendentemente dai continui richiami ricevuti dal mossiere". Ravvisato quindi un atteggiamento intenzionale del fantino e reclamo non accolto. E' opinione di chi scrive che ci sarebbe molto da discutere in proposito, soprattutto in rapporto alle decisioni prese in precedenza.
Gli interventi di Bertolino, Spandonaro e Gonella non sono sono certo stati a favore di Clerico. I tre Rettori hanno sottolineato come non sia sanzionabile ogni tipo di comportamento in una manifestazione come il Palio, non disciplinabile nella sua totalità. Clerico ha replicato sostenendo di aver messo in pratica nè più né meno quanto gli era stato chiesto, ossia maggior severità soprattutto tra i canapi alfine di garantire la sicurezza di fantini e cavalli, chiamando in causa pure i verbali redatti dal mossiere Bircolotti, che confermerebbero per filo e per segno quanto da lui ravvisato (e sanzionato). In alcuni momenti è quasi parso che sotto processo vi fosse il Capitano stesso. Alle nove meno venti tutti a casa. C'era la Juve che giocava…