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Da “Aspettando il Tour” al passaggio della corsa nelle prossime ore: Piemonte capitale del ciclismo

Sabato a Canelli ospiti di Massimiliano Liuzzi e Andrea Pozzoli i campionissimi Cunego, Villa, Bastianelli e Devicenzi: tra poche ore la corsa attraversa l’Astigiano

Mentre l’Italia calciofila si leccava le ferite per la sonora debacle della Nazionale a Euro 2024, nella città dello spumante andava in scena un gustoso antipasto di Tour de France con una platea interessata e relatori d’eccezione. “Aspettando il Tour”, questo il claim dell’appuntamento andato in scena a Canelli presso Villa Monteriolo, accolti con grande ospitalità dalla proprietaria Antonella Fausone, un evento cinque stelle organizzato da Massimiliano Liuzzi e da Andrea Pozzoli.

Il poker d’assi schierato dal “formidabile duo organizzativo” era composto da Marco Villa, ct della Nazionale di ciclismo su pista medaglia d’oro, giunto nell’Astigiano con la bicicletta dorata che ha primeggiato a livello mondiale, Marta Bastianelli, fenomeno trasversale delle due ruote e campionessa iridata, Andrea Devicenzi, straordinario campione paralimpico, e Damiano Cunego, vincitore del Giro d’Italia 2004. Quattro straordinari interpreti del ciclismo che si sono intrattenuti con gli appassionati tra aneddoti e curiosità. Cunego è stato un vincitore della corsa in rosa decisamente precoce, capace di primeggiare già al terzo anno tra i professionisti: «Segreti del successo non ce ne sono, diciamo che sono stato bravo e fortunato a essere in un certo senso il pioniere del ciclismo di oggi. Ai miei tempi si vinceva in età più matura, io l’ho fatto giovane. Per raggiungere l’apice la ricetta è semplice: costanza, impegno e tanto allenamento».

Che ricordi ha Cunego delle Langhe e del Monferrato? «Ricordo una vittoria ad Alba a inizio carriera, con la grande soddisfazione di ricevere anche un bel tartufo in premio». Nel 2024 il Tour de France si colora d’azzurro e attraversa la nostra città… «Credo sia un omaggio doveroso a tre grandi campioni come Coppi, Bartali e Pantani, un’iniziativa che non può che far bene al nostro ciclismo». Damiano attualmente svolge il ruolo di tecnico e preparatore tra Mendrisio e il Nord Italia, quando gli si chiede un campione attuale che somiglia al Cunego vincitore del Giro risponde: «Non è mai facile fare paragoni, se devo citarne uno dico Van Der Poel. Il Tour 2024 sarà probabilmente una lotta a due per il successo con Pogacar favorito. Se penso ai miei inizi, dopo aver giocato a hockey su ghiaccio e aver anche provato il calcio, ho cominciato a correre piuttosto grande, a 15 anni, il mio idolo è sempre stato Marco Pantani. Le sue scalate restano impresse nella memoria di tutti gli sportivi».

Per un Marco Villa che ha regalato spunti interessanti sul peso delle bici per le gare olimpiche, che dovrebbe variare tra i 10 e i 12 kg (a Parigi dovrebbe essere pesante 10 kg) e ha regalato agli appassionati altre curiosità, come l’utilizzo del materiale che varia dall’alluminio al carbonio in base ai settori agonistici (femminile o maschile), e una Marta Bastianelli che rappresenta certamente un esempio di campionessa straordinaria e longeva, Andrea Devicenzi, fresco di trasferta negli States a suon di imprese, è l’icona della resilienza e della determinazione, un atleta che dopo aver subito l’amputazione di un arto in seguito a un incidente ha scritto pagine indelebili di sport: «Quando indosso la mia divisa mi trasformo, la passione è il motore dei miei risultati». E noi non possiamo che essere orgogliosi dei suoi successi, come di un grande evento “a due ruote” organizzato da Liuzzi e Pozzoli che non può che dar lustro al Tour tricolore e alla nostra città.

Il passaggio nelle prossime ore

Per la prima volta nella sua storia ultracentenaria, il Tour de France di ciclismo ha preso il via dall’Italia con la tappa Firenze-Rimini. Oggi, lunedì 1° luglio, invece, ha luogo la terza (e la più lunga) frazione del Tour 2024, la Piacenza-Torino di 230 chilometri partita poco fa.

Dopo il passaggio a Tortona in memoria del Campionissimo Fausto Coppi, che vinse la Grande Boucle nel 1949 e nel 1952, i corridori toccheranno Alessandria, dopodiché entreranno nell’Astigiano e transiteranno per Bruno, Calamandrana, Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Costigliole, Mombaruzzo e Nizza Monferrato. Poi la corsa passerà, tra l’altro, da Alba, Santo Stefano Belbo e Sommariva Perno.

Il Tour de France 2024 terminerà domenica 21 luglio a Nizza Marittima dopo un percorso complessivo di 3.492 chilometri.

 

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