Dopo la Formula 1, anche il Giro d’Italia si ferma
Saltano, a causa dell’emergenza coronavirus le prime tre tappe del Giro d’Italia di ciclismo, previste dal 9 all’11 maggio, in terra ungherese con partenza da Budapest. Dopo lo stop last second della Formula 1, anche le due ruote rallentano, giustamente, E’ stato deciso dagli organizzatori ungheresi a causa delle nuove misure decise dal governo Viktor Orban, primo ministro dell’ Ungheria dal 2010, per affrontare la pandemia. La prima era una cronometro nella capitale, seguita da due tappe nell’Ungheria occidentale. La decisione è affermata in una dichiarazione del comitato organizzatore ungherese firmata dal funzionario governativo Mariusz Revesz. L’Ungheria, dove finora sono stati confermati 19 casi di infezione, mercoledì scorso ha introdotto misure di emergenza che vietano gli eventi all’aperto cui partecipano oltre 500 persone. Questo rende impossibile organizzare eventi internazionali. “Gli organizzatori in Italia e in Ungheria hanno concordato che entrambe le parti sono determinate a lavorare insieme per consentire al Giro d’Italia di partire dall’Ungheria in un secondo momento”, conclude la nota. Non è dell’avviso Gianni Savio, team manager della squadra piemontese, l’Androni Giocattoli Sidermec che aspetta con fiducia l’annuncio della nuova data del Giro d’Italia, che è stato spostato e che non partirà più dall’Ungheria. «Sono abituato a pensare positivo, ma quando si lotta con un nemico invisibile quale è una pandemia, occorre prendere tutte le precauzioni necessarie. Per questo dico che il Giro a mio avviso si svolgerà. Privarsi delle corse rattrista, ma sono d’accordo con le misure adottate dalle organizzazioni e dalle autorità perché la salute è al di sopra».