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Emanuele Nizza, l’iron rider astigiano che ha sfidato i “giorni della merla”

Il biker ha raggiunto in sella alla sua motocicletta i paesi scandinavi, giungendo sino alle Isole Lofoten, oltre il Circolo Polare Artico durante i giorni più freddi dell’anno

Alla scoperta del mondo su una due ruote. Una passione, quella di Emanuele Nizza per i motori, nata fin da piccolo che procede a pari passo con la voglia di scoprire gli angoli più reconditi del globo, con gli occhi ammirati di un fanciullo.

Il rider astigiano è reduce da una magnifica avventura, di quelle che restano impresse nei ricordi di una vita: ha raggiunto in sella alla sua motocicletta i paesi scandinavi, giungendo sino alle Isole Lofoten, oltre il Circolo Polare Artico durante i giorni della merla, notoriamente i più freddi dell’anno.

«La passione per i viaggi invernali nasce nel 2015, quando ho partecipato per la prima volta all’Elefantentreffen, mitico raduno invernale che si svolge nella Foresta Nera in Germania», racconta Emanuele. «Nel 2019 andai per la prima volta in Norvegia in inverno e partecipai ad un altro raduno più estremo, il “Kristall Rally”. Progressivamente sono stato animato dalla voglia di scoprire ancora di più il mondo e affrontare sfide per certi versi estreme».

Un viaggio decisamente complesso da preparare quello appena concluso: «La preparazione richiede un paio di mesi ed è sicuramente mentale, perchè serve una grande forza interiore, ma anche tecnica: la scelta dei pneumatici, dei chiodi per la guida su ghiaccio e l’abbigliamento per il freddo, oltre a un sacco a pelo e tenda da alpinismo in caso di necessità, per non congelare». Mille chilometri al giorno per arrivare a Nord il più presto possibile, tappa intermedia a Stoccolma, poi la neve abbondante a fare da corollario a un’avventura da veri “iron men”. In sella alla sua BMW ha affrontato un tratto decisamente complesso, la traversata dalla Svezia alla Norvegia: temperatura costante tra i -20 ed i -25. Raggiunta Bodo, l’obiettivo era traghettare verso le Isole Lofoten, in condizioni climatiche proibitive e con scarsissima visibilità. Il target porefissato è stato raggiunto nel cuore della notte, il riposo nel sacco a pelo indispensabile. La mattina il rider è ripartito in sella alla sue due ruote per scoprire paesaggi indimenticabili: piccole case di pescatori, montagne innevate avvolte dal mare del Nord. La città di Svolvær è la più antica del Circolo Polare artico, risale all’epoca dei Vichinghi.

Intervista completa nell’edizione di martedì 15 febbraio, disponibile anche in digitale

 

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