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Sport

Enrico Pavese, altro successo di prestigio

Il cavaliere astigiano ha bissato per il secondo anno consecutivo il successo al “Freno de Europa” aggiudicandosi il “Freno de Oro

Nella 124ᵃ edizione di Fieracavalli, kermesse organizzata dall’ANACC (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Criollo) e con la partecipazione di cavalli e cavalieri provenienti da Europa e Sud America, si è svolta la seconda edizione del “Freno de Europa”. Competizione che si svolge sulla base delle regole del “Freio De Ouro”, la gara più importante per la selezione della razza che si svolge ogni anno in Brasile. Così come per l’originale competizione brasiliana, anche la cugina europea ha saputo attirare e coinvolgere centinaia di spettatori, tra allevatori e appassionati o semplici curiosi in visita a Fieracavalli.

Con venti binomi in gara, con cavalli provenienti da Uruguay, Argentina, Brasile o da Allevamenti Italiani o Europei, ed i loro cavalieri di uguale provenienza, la competizione si è svolta nel campo gara allestito presso il Padiglione 9 intitolato, tra altre razza, appunto anche alla razza criolla. Tra musiche tipiche, accompagnati dalla voce di uno speaker professionale, una moltitudine di colorate bandiere dei paesi e delle associazioni presenti, nonché dalle incitazioni dei vari tifosi, nei 3 giorni di gara si sono svolte le varie prove che hanno definito le classifiche delle categorie Machos (maschi) e Hembras (femmine).

Venerdì 4 novembre la prova di morfologia, sabato 5 le prove di Andares (andature) e Figura (prova di velocità in un percorso contrassegnato), e il gran finale la domenica 6 con le prove di Vuelta Sobre Pata (Spin) e Rayadas (Sliding Stop). I due giudici brasiliani incaricati, Andre Luiz Narciso Rosa (Vice Presidente ABCCC per le Esposizioni Morfologiche e Attività Selettive) e Fernando Gonzales (Vice Presidente ABCCC per le Prove Sportive) hanno giudicato i concorrenti garantendo l’ufficialità dei risultati. La particolarità di questa prova sta nel fatto che a vincere non è mai il cavallo più bello morfologicamente ne, tantomeno, quello più performante funzionalmente. È la miglior alchimia tra cavaliere e cavallo che consolida nei risultati chi riesce a far si che la simbiosi tra i due si traduca nel miglior equilibrio tra le doti del cavallo e la capacità del cavaliere.

E a distanza di poco tempo dal successo ottenuto in Brasile, il cavaliere astigiano Enrico Pavese, riuscendo ancora una volta a far tesoro delle esperienze maturate in questi ultimi anni, ha bissato per il secondo anno consecutivo il successo al “Freno de Europa” aggiudicandosi il “Freno de Oro”, un 1° posto nella categoria Hembras (femmine) con anche la più alta media funzionale.
Montando la cavalla Poral Sanducera, importata dall’Uruguay dalla Cabaña Don Poro di Jose Campiotti, attuale Presidente della SCCCU (Sociedad Criadores Caballos Criollos Uruguay), di proprietà ed esposta dagli amici Simona e Giuseppe di Moncalvo, compagni di questa ulteriore avventura, si è conteso il miglior piazzamento contro cavalieri brasiliani, uruguaiani e argentini che si sono aggiudicati rispettivamente il 2°, 3° e 4° posto.

Ma a dimostrazione del gran lavoro portato avanti da Enrico, e sua moglie Ilenia presso il Traditional Ranch di Incisa Scapaccino, un altro grande risultato è stato raggiunto dal cavaliere Mattia Cortellazzi, anche lui astigiano, che con la cavalla Josefina De Baviera (di proprietà di Enrico) si è piazzato al 7° posto in classifica. Mattia, suo allievo che da soli 4 anni è entrato nel mondo dei cavalli, supportato dagli amici presenti ha saputo gestire al meglio sia la cavalla che la sua grande emozione. Era la sua prima volta in una competizione, con così tanto pubblico e, nondimeno, a Fieracavalli.

Al termine della competizione, tra i meritati festeggiamenti, abbiamo raccolto le impressioni a caldo di alcuni amici vicini ad Enrico. Quanto segue, esprime al meglio il valore che il “nostro” Enrico trasmette e potrà continuare a fare, grazie ai pregi che contraddistinguono la sua personalità di cavaliere ed uomo di cavalli a tutto tondo: “Sostenere Enrico, con la passione ed il talento innato che possiede, durante la 2ᵃ edizione del “Freno de Europa” svoltasi qui a Verona, è stato un piacere oltre che un grande onore”. “Possiede capacità innate e doti rare, unite ad una forte determinazione e testardaggine; caratteristiche che lo hanno portato a far grandi cose dall’altra parte del mondo durante il ‘Freio De Ouro’ dando fama, merito e vanto all’Italia in Brasile, oltre che a lui come addestratore ed allevatore della razza Criolla”. “Enrico ci ha appassionato ed incuriosito, ha lasciato gli spettatori che non lo conoscevano o che non lo avevano mai visto gareggiare esterrefatti, potendo ammirare la sua bravura e stimare la sua serietà”.

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