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Gabriel Lima leader della nazionaleSabato Napoli, poi l'Ucraina
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Gabriel Lima leader della nazionale
Sabato Napoli, poi l'Ucraina

«Questa promozione in serie A è la risposta più eloquente alla domanda su che cosa sia l’Asti Calcio a 5 e dove sia la città di Asti», con queste parole Gabriel Lima celebrò la vittoria della

«Questa promozione in serie A è la risposta più eloquente alla domanda su che cosa sia l’Asti Calcio a 5 e dove sia la città di Asti», con queste parole Gabriel Lima celebrò la vittoria della serie A2 dei suoi orange, al periodo poco conosciuti negli ambienti del futsal nazionale, e l’approdo nella massima serie. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora, i nero-arancio sono ormai da anni una delle realtà di spicco di questo sport e il numero tre è diventato uno degli uomini-copertina del torneo. Tra pochi giorni avrà l’onore e il merito di guidare la Nazionale italiana nelle due amichevoli contro l’Ucraina di fronte al “suo” pubblico, quello del Palasanquirico (martedì e mercoledì prossimi).

Gabriel, che sensazioni vi dà questo primato in graduatoria nonostante le molte assenze?
«Ne siamo felici, ovviamente, ma sappiamo bene che sarà un campionato difficile. Ci sono dieci squadre al via molto attrezzate, e ogni sfida nasconde insidie. E’ impossibile fare pronostici, ci rende orgogliosi l’aver vinto e stretto i denti contro Rieti. Mi sento di dire ai nostri tifosi che stiamo lavorando intensamente per metabolizzare al meglio i dettami di coach Tiago Polido e che daremo il massimo per vincere più partite possibili e al tempo stesso divertire i nostri supporter. Per arrivare a ciò, però, ci vorrà un pochino di tempo».

Sette punti in tre gare nonostante le assenze di quasi tutti i difensori e gli attaccanti, mica male…
«Scherzando venerdì scorso in spogliatoio pensavo a come noi laterali ci saremmo dovuti adattare al ruolo di difensore o attaccante a seconda delle caratteristiche. In effetti siamo contenti, e sono convinto miglioreremo ancora parecchio».

Domani, alle 18, arriva a farvi visita Napoli. Che match ti aspetti?
«I campani sono carichi per le belle vittorie. La piazza partenopea è conosciuta per il calore e l’affetto dei propri supporter. Napoli è molto competitiva tra le mura amiche, ma credo abbia voglia di dimostrare la propria efficacia anche in trasferta. Non possiamo abbassare la guardia».

L’azzurro è nel tuo destino: dopo Napoli, martedì e mercoledì vestirai la casacca della Nazionale ad Asti…
«Un sogno che si avvera. Ricordo quando giocai la prima partita in Nazionale al Palasanquirico contro il Giappone. Ero un giovane che cercava di ritagliarsi spazio. Ora, con umiltà e dedizione, sono riuscito a conquistare un ruolo importante e non posso che essere orgoglioso di poter affrontare l’Ucraina di fronte ai tifosi della mia squadra. Sarà un test importante, l’avversario è tosto e il nostro obiettivo agli Europei è la finale».

Tra un titolo con la Nazionale e lo scudetto in orange cosa sceglieresti?
«Non si può scegliere. Diciamo che sarebbe bello conquistare il tricolore con l’Asti, e sono certo che quel successo farebbe da spinta per un titolo in azzurro. Lo scorso anno abbiamo accarezzato l’obiettivo, ma il successo ci è sfuggito: quest’anno vogliamo realizzarlo».

Davide Chicarella

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