Il lungo rebus non è ancora risolto: i tifosi dell'Asti Calcio dovranno attendere martedì 4 agosto per conoscere la decisione presa dalla Co.Vi.So.D. e dal vicepresidente vicario della Lnd
Il lungo rebus non è ancora risolto: i tifosi dell'Asti Calcio dovranno attendere martedì 4 agosto per conoscere la decisione presa dalla Co.Vi.So.D. e dal vicepresidente vicario della Lnd Antonio Cosentino in merito all'iscrizione con proroga dei galletti. I biancorossi, infatti, hanno completato la procedura di partecipazione al campionato due giorni dopo il termine concesso dalla Lega, allegando una "memoria" giustificativa che enunciava le motivazioni che hanno costretto il sodalizio di via Ugo Foscolo a effettuare in ritardo pagamento e fidejussione.
Dopo il moderato ottimismo dei primi giorni, tuttavia, la voce ricorrente negli ambienti calcistici piemontesi è che l'iscrizione non verrà accettata: abbozzando un borsino delle probabilità, daremmo un 40% di possibilità di partecipazione alla D, mentre molto probabilmente l'Asti sarà costretto a ripartire dalle categorie inferiori, quasi certamente in Promozione. In attesa della decisione ufficiale, intanto, nel pomeriggio di oggi, venerdì, una trentina di atleti, la maggior parte semi sconosciuti, inizierà ad allenarsi agli ordini di Enrico Pasquali, unico "sopravvissuto" dello staff tecnico. Faranno parte del gruppo i giovani del vivaio Mondo, Rossi, Di Santo, Vaqari, Felicioli e Icardi, oltre ai portieri Tarantino, Capra e a Esposito e Illaro, talento del Sassari.
Intanto il club ha fissato come termine ultimo questo fine settimana per verificare l'attendibilità e la serietà di Claudio Dondi: una sorta di utopia, visto che il mantovano ha sostanzialmente "bucato" tutti gli appuntamenti e gli impegni presi. Ci troviamo di fronte a un sodalizio ormai ridotto all'osso, che dovrà in fretta costruirsi un presente, partendo nell'incertezza assoluta: se l'Asti Calcio fosse ammesso alla D quali potrebbero essere le basi, economiche, societarie e tecniche da cui ripartire? Le nubi all'orizzonte sono molte, e la sensazione è che difficilmente i galletti ripartiranno dalla categoria confermata con grande determinazione l'anno passato. Serve rifarsi una credibilità e ridare solidità a un progetto ormai al crepuscolo.
Davide Chicarella