Cerca
Close this search box.
IMG_6840
Sport

Giancarlo Antognoni si racconta: “Asti mi ha reso adulto”

Il campione del 1982 è arrivato nella nostra città giovanissimo per poi volare a Firenze e scrivere la storia con la maglia viola

Giancarlo Antognoni si racconta: “Asti mi ha reso adulto”

«Per me lui è l’eleganza. Assoluta e naturale: della corsa, dei movimenti, del gesto tecnico e atletico». Un attestato di stima che sa di incoronazione, e che descrive in maniera esaustiva l’immagine iconica del Giancarlo Antognoni calciatore. A descriverlo così un altro grande talento tecnico, Federico Bernardeschi, passato due stagioni or sono dalla maglia viola della Fiorentina a quella della Juventus. Domenica scorsa il campione del mondo 1982 e il mancino azzurro hanno sicuramente avuto modo di incrociare i loro sguardi, prima e dopo la sfida di Serie A, vinta dalla Vecchia Signora sulla squadra di Iachini per 3-0 tra mille polemiche. Del resto, quando toscani e piemontesi si affrontano, la tensione è sempre alta. Alcune ore prima della supersfida, Antognoni era giunto a far visita agli astigiani, in occasione della presentazione del libro “Volevo fare il calciatore”, scritto a quattro mani con Filippo Luti. Un abbraccio intenso quello tra Giancarlo e la sua prima tappa da calciatore, quando, in maglia Asti Macobi, ha affrontato giovanissimo il campionato di Serie D. La città di Alfieri ricorda con straordinario affetto il proprio “figlio adottivo”, originario dell’Umbria e ormai toscano acquisito. L’appuntamento tra me e l’ex fantasista azzurro è in pieno centro, al Bar Dante. Appassionati, curiosi, vecchi amici, lo seguono e lo salutano, lungo un peregrinare incessante che lo porta al mio cospetto: un aperitivo, un bicchiere di rosso, per ricordare il passato e pensare al presente, in compagnia dell’Assessore allo Sport Mario Bovino. Cordiale, in perfetta forma, dà la sensazione di essere ancora pronto a scendere in campo. Elegante in campo e fuori, non dimostra certo 65 anni, lui che arrivò ad Asti esattamente cinquant’anni fa, dal San Marco Juventina, appena quindicenne. Una stagione nel settore giovanile dell’Asti Macobi, poi l’approdo in prima squadra; dal 1969 al 1972 ventisette presenze e quattro reti, prima di spiccare il volo verso Firenze.

Asti, la prima esperienza

«Asti è una tappa fondamentale nel mio percorso sportivo – ammette Giancarlo – La prima esperienza lontano da casa, appena quindicenne, lo sport e la scuola come denominatori delle mie giornate piemontesi. Sono stati tre anni importanti, giunsi in città da ragazzino timido ma lo stare lontano dalla famiglia fece sì che maturassi più in fretta, come calciatore e come uomo. Ho degli ottimi ricordi di quell’avventura e sono felice di ritrovare spesso gli astigiani».

Davide Chicarella

Leggi l’articolo completo sull’edizione de La Nuova Provincia di venerdì 7 febbraio

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale