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Vittorio Alfieri e CSI" alt="Gli altri casi: Astarco, Vittorio Alfieri e CSI" loading="lazy" />
Sport

Gli altri casi: Astarco,
Vittorio Alfieri e CSI

Tra le 47 società che hanno utilizzato nel 2012 le palestre nelle scuole di proprietà della Provincia, in orario extrascolastico, ce n’è almeno una che ha trovato una soluzione al pesante rincaro

Tra le 47 società che hanno utilizzato nel 2012 le palestre nelle scuole di proprietà della Provincia, in orario extrascolastico, ce n’è almeno una che ha trovato una soluzione al pesante rincaro delle tariffe: l’Astarco. In generale, parliamo di aumenti che vanno dal 60 al 160% – fino ad ora, il costo orario feriale andava dai 16 ai 18 Euro Iva esclusa -, così in vista dell’imminente entrata in vigore della delibera (1 gennaio) qualcuno è già corso ai ripari. Il sodalizio presieduto da Roberto Bajno s’è rivolto all’Amministrazione cittadina. «Il Comune fortunatamente adotta ancora una politica sociale – spiega il segretario, Andrea Pescatori -, così abbiamo trovato una sistemazione più economica: la palestra della scuola “Baussano”. Il punto è che la Provincia ragiona come esercizio finanziario sull’anno solare, noi come attività per cui a cavallo di due anni: l’aumento in corso d’opera su casse già povere si fa sentire».

L’Astarco ha quindi lasciato Via De Amicis ma i problemi non sono completamente risolti per via dell’utilizzo del “Vercelli”. «Presso il Liceo Scientifico organizziamo ormai da diversi anni il “Trofeo Astarco” – continua Pescatori -, aumenti alla mano abbiamo fatto due conti: per l’edizione di gennaio, nella migliore delle ipotesi, avremmo chiuso in pareggio o con una leggera perdita; il nostro dubbio s’è risolto con la decisione dell’Istituto di estendere l’iniziativa “scuole aperte” al sabato, giorno di gare. Peccato, la manifestazione era un nostro orgoglio e Asti è in una posizione favorevole per molti arcieri piemontesi». Resta l’appuntamento di ottobre, «una gara “di routine” per la quale potremmo trovare un “contenitore” più piccolo». «Ci sono palestre con termosifoni bollenti anche quando non ci si allena. Non è uno spreco?», dichiara Roberto Bajno.

Chi invece non ha trovato un’alternativa ma stringerà i denti sino alla fine della stagione indoor è la Vittorio Alfieri. «Fino a marzo restiamo alla “De Amicis”, abbiamo voluto evitare disguidi ai ragazzi – dichiara la neopresidente Silvia Binello -. Ci accolleremo l’aumento, non vogliamo che ci rimettano le famiglie. All’anno successivo non abbiamo ancora pensato». Cambierà in parte i suoi programmi il CSI. L’associazione utilizza una sera a settimana, il lunedì, il “Giobert” per il calcetto ed era solita promuovere un’intensa attività per il periodo di Carnevale. «In virtù di un accordo con l’ormai vecchia Giunta non pagavamo nulla per le 3-4 domeniche interessate – spiega il responsabile Giuseppe Calloni -, ora la richiesta è di 250 Euro per 4 ore perciò probabilmente terremo una sola domenica». Restare nell’Istituto è una necessità anche per «recuperare le spese delle porte di gioco che abbiamo acquistato». Nella speranza che la primavera arrivi presto: «La nostra stagione invernale finisce generalmente a metà aprile, poi inizia “l’outdoor” alla Torretta: vedremo di accelerare per sfruttare la luce esterna».

Marco Porcellini

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