Un compleanno speciale, il ritorno in campo, e il più classico dei “dream match”. Matteo Piano, centrale astigiano della PowerVolley Milano di Serie A, che mercoledì 24 ottobre ha spento le 28 candeline, domenica è tornato a calcare il parquet, e l’ha fatto alla sua maniera, da migliore in campo nel successo della squadra lombarda contro Padova. Dopo 224 giorni dall’ultima partita giocata nei playoff scudetto contro Modena, lasciandosi alle spalle l’infortunio e l’intervento. Nel secondo set di Milano-Padova e, dopo aver perso il primo set 19-25, Andrea Giani capisce che è arrivato il momento di giocare la carta del posto 3 astigiano. E lì cambia la partita: 11 (il numero di maglia di Piano) punti totali a referto, con 4 muri e 2 ace. «Sono veramente contento per la vittoria. Abbiamo rincorso questo risultato con tutte le nostre forze, lottando punto a punto dopo una settimana impegnativa. So che sono rientrato in campo in anticipo rispetto ai miei tempi di recupero, e sono soprattutto felice che mi abbia premiato questa filosofia, ovvero il valutare le mie condizione giorno per giorno. Durante il match ridevo spesso perché dopo un set e mezzo ero morto fisicamente. Ma ero bello e non potevo fare cosa migliore che continuare a giocare», commenta Matteo sul sito del club meneghino. Il rientro in campo di Piano ha un grande significato per Milano, non solo per l’aspetto tecnico ma anche per quello che il numero 11 sa trasmettere ai suoi compagni.