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Il Palio piace, ma la RAI lo snobba
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Il Palio piace, ma la RAI lo snobba

Ancora una volta sfuma la diretta della finale sulla terza rete della RAI e ancora una volta si chiede di ripensare i modi in cui il Palio viene raccontato in televisione

Autorità schierate domenica scorsa in tribuna d’onore per assistere al Palio 2016. Tra loro, ovviamente in prima fila, il sindaco Fabrizio Brignolo che al termine della sfilata ha tradizionalmente dato “licenza”al Capitano del Palio Michele Gandolfo di correre. Raggiunto al termine della terza batteria, il sindaco Brignolo si è detto soddisfatto dell’andamento della manifestazione. «Abbiamo venduto moltissimi biglietti, sia per le tribune che per il parterre. Gli accenti che ci arrivano dagli spalti ci fanno capire che sempre più stranieri decidono di visitare Asti in occasione del nostro Palio. Questa manifestazione è un biglietto da visita importante per la nostra città.

Ottima la scelta del nuovo mossiere che sta dimostrando autorevolezza e competenza». Pensiero condiviso anche da Angela Motta Consigliere della Regione Piemonte. «E’ stato un Palio molto bello, che ci ha lasciato un’emozione forte dopo una settimana di tentennamenti a causa della circolare ministeriale che vietava la corsa dei purosangue su piste che non avessero garantito gli stessi standard di sicurezza degli ippodromi. Il fatto che i tecnici del ministero abbiano appurato che i livelli di sicurezza della pista astigiana siano adeguati consentendo ai purosangue di correre dovrebbe essere garanzia anche per il prossimo anno. In ogni caso, sarà doveroso lavorare per tempo per evitare spiacevoli inconvenienti». E sulla vittoria andata ad un comune della provincia, Angela Motta da astigiana con i colori della Torretta commenta con un sorriso: «è sempre una sofferenza quando vince un comune».

Commenti positivi alla manifestazione arrivano anche da Marco Gabusi Presidente della Provincia di Asti il quale,da canellese, aggiunge: «è bello che ogni tanto il drappo sia vinto anche da un comune della provincia e non solo dai borghi e dai rioni cittadini. A maggior ragione se a vincerlo è un comitato vivace e unito come quello nicese che riesce a trascinare molti giovani. Indubbiamente, il Palio è una festa di piazza, che piace e coinvolge il pubblico. Come già si è scritto, è un peccato che nella mia città, Canelli, l’entusiasmo per questa manifestazione sia flebile perché indubbiamente sa regalare un bello spettacolo».

Quanto sulla diretta Rai che quest’anno non ha trasmesso ne’ la sfilata ne’ la finale della corsa è nuovamente Angela Motta a prendere la parola: «indubbiamente si dovrà lavorare per garantire al palio una copertura televisiva adeguata. Non è pensabile che un momento importante e suggestivo come il corteo storico non venga trasmesso in diretta, per non parlare della finale. Servono ragionamenti serie e se il servizio pubblico non può garantire una copertura completa dovremmo cominciare a pensare di avvicinare soggetti privati».

Lucia Pignari

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