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Il titolo tricolore resta a Cortemilia: sconfitta nella “bella” una tenace Imperiese

Sfida interminabile, caratterizzata da continui tentativi di allungo e recuperi formidabili
I pronostici della vigilia assegnavano al Cortemilia le maggiori possibilità di aggiudicarsi il titolo italiano numero 100 nella storia della disciplina e lo sferisterio di Dogliani, che ha ospitato lo spareggio tricolore, ha confermato le previsioni.

Ma è stata dura davvero per Max Vacchetto e compagni, strenuamente impegnati da un’Imperiese che ha venduto carissima la pelle giocandosi fino all’ultimo le proprie carte. Il risultato finale del confronto, 11 a 9 a favore del Cortemilia, è emblematico in proposito. Squadre in campo negli assetti consolidati: il team cuneese con Massimo Vacchetto in battuta, Federico Gatto “spalla”, Francesco Rivetti e Marco Parussa terzini. Conduzione tecnica affidata a Gianni Rigo e Giovanni Voletti.

L’Imperiese replicava con Federico Raviola in battuta. Alessandro Benso centrale, Davide Iberto e Roberto Novaro (quest’ultimo poi rimpiazzato da Simone Giordano) nei ruoli avanzati. Tecnici sulla panchina della squadra ligure Riccardo Aicardi e Lorenzo Terreno. Agli ordini dei direttori di gara Ferracin, Salvetto e Nasca e al cospetto di un foltissimo pubblico la gara prendeva il via. Tensione palpabile in campo e subito qualche errore di troppo su ambo i fronti. Trovata gradualmente la giusta carburazione le due contendenti si affrontavano a viso aperto.

Era il Cortemilia a tentare il primo allungo, guadagnando due lunghezze di margine: 3 a 1 il parziale. Raviola e compagni non si scomponevano minimamente e con determinazione ricucivano lo “strappo”, 3 a 3, riuscendo addirittura a portarsi a condurre (4-3, 5-4) prima che Vacchetto, con un paio di giocate di notevole caratura, non riuscisse a ripristinare la parità. Squadre al riposo sul 5 a 5.

L’Imperiese, sostenuta da un nutrito gruppo di caldissimi tifosi, faceva suo il primo gioco al rientro delle squadre in campo, tentando di allungare viste le difficoltà che in quel frangente della partita penalizzavano il rendimento di Vacchetto (problemi muscolari). Il Cortemilia superava il momento critico riuscendo, nonostante le difficoltà, a pareggiare i conti alla “unica” (6 a 6). Un punto a testa a seguire: prima i liguri a quota 7, poi i gialloverdi, sfruttando due errori avversari ed un “intra” di Gatto ritrovavano la parità.

A questo punto del match la quadretta capitanata da Raviola produceva il massimo sforzo e piazzava un “break” di 2 a 0 che la proiettava a 9. La tifoseria cuneese alzava i “decibel” e con caparbietà, sfruttando pure un paio di errori gratuiti dei rivali, il Cortemilia operava l’aggancio.

Tre ore di partita e tutto da decidere: 9 a 9. Era Raviola a lamentare poi qualche acciacco fisico, ma il confronto si manteneva appassionante. Nel momento decisivo il quartetto di Rigo e Voletti sfoderava energie nascoste chissà dove e saliva a quota 10. Raviola ci provava, spronando i suoi, ma Vacchetto piazzava l’ultima accelerata e scriveva la parola fine all’appassionante contesa.

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