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JUVE ALE, l’inno bianconero di Gianfranco Avallone

Il testo parla della storia tra lui e suo padre raccontando e ricordando quelli che erano i periodi felici passati insieme

Il 26 aprile scorso, in tutti i migliori digital stores del mondo, è uscito un nuovo inno della Juventus intitolato “JUVE ALE’”. A scriverlo è stato Gianfranco Avallone, tifoso bianconero di Villanova d’Asti. E’ una canzone scritta, cantata e arrangiata dall’autore (in arte JXA) nel 2013 durante il suo periodo più buio a causa della malattia del caro papà Giuseppe, colpito dall’Alzheimer. Il testo parla della storia tra lui e suo padre raccontando e ricordando quelli che erano i periodi felici passati insieme a condividere la passione per la Juve, di quando Gianfranco e papà Giuseppe si preparavano per andare allo stadio, quello che è un po’ la storia di tanti tifosi che portano il proprio figlio a vedere la squadra del cuore. Tra i ricordi più indelebili la sfida tra Juventus e Liverpool a Torino il 16 gennaio 1985, la prima volta che papà Giuseppe portava il piccolo Gianfranco allo Stadio alla tenera età di 11 anni, Juve-Real Madrid del 1999 e l’ultima partita vissuta insieme, quella tra Juve e KKS Lech Poznan il 16 settembre 2010.

Ritornare allo Stadio è stato difficile per Gianfranco senza il padre, forse un paio di volte questa sarebbe l’occasione per ritornarci e rivivere nuove emozioni sperando che il progetto possa essere apprezzato e condiviso. L’idea di questa canzone nasce grazie alla passione di papà Giuseppe, che amava cambiare le parole di canzoni famose e trasformarle in veri e propri inni per intrattenere gli amici al bar dei campi di gioco, visto che, quando si incontrava Giuseppe, non si poteva non parlare di calcio. Il fatto di non aver mai avuto l’idea di registrarlo ha portato Gianfranco a realizzare questa canzone. “Ci sembra sempre che ci sia tutto il tempo che vogliamo per fare le cose mentre in realtà non è così. Come si suol dire, il tempo è tiranno, e le cose andrebbero fatte subito senza aspettare, ma certi ricordi, come in questo caso, a volte rimangono lo stesso nell’immaginario collettivo delle persone”.

L’artista ha realizzato almeno cinque versioni prima di far uscire questa in maniera definitiva usando il genere musicale che ha portato la città di Torino ad essere apprezzata nel mondo “LA DANCE”. Ovviamente sperando di poter essere intonata allo STADIUM e in tutto il mondo dai tanti sostenitori bianconeri. Un omaggio alla sua squadra del cuore e al suo caro papà Giuseppe.

 

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