Tutto bene per l’Italia, sia in ambito maschile sia femminile, durante la fase di qualificazione, con tutti i confronti vinti. L’organico della formazione femminile comprendeva Beatrice e Chiara Zeni (Nave San Rocco), la cunichese Aurora Tonon (Nave San Rocco), Laura Lorenzoni (Aeden Santa Giusta), Sara Daga (Aeden Santa Giusta), Arianna Calliari (Roma), Gaia Miorandi (Aldeno) e Alessia Grazioli (Grassobbio), con selezionatore Gianni Dessì. La rappresentativa maschile, guidata dal tecnico Salvatore Occhipinti era composta da Alessandro e Gabriele Merighi (Segno), Eros Valentini (Segno), Gabriel Fiorini (Segno), Federico Merighi (Cinaglio), Federico e Umberto Pastrone (Cinaglio) e Lorenzo Tonon (Cinaglio).
Nel girone di qualificazione, sei le Nazionali partecipanti, le azzurre superavano anche la Francia, per poi avere la meglio in semifinale sulla Catalogna (13 a 1) e sfidare nuovamente le transalpine nell’ultimo atto della manifestazione. Laura Lorenzoni, Beatrice e Chiara Zeni non facevano sconti e dopo un avvio equilibrato del confronto (1-1, 2-2, 4-4), spiccavano il volo e concedevano solamente più un gioco alle rivali: 13 a 5 a favore dell’Italia il risultato finale.
I ragazzi di Occhipinti, superato l’ostacolo costituito dal Brasile in semifinale, come ampiamente previsto dal pronostico della vigilia si giocavano il titolo contro i rivali storici della Francia. L’Italia partiva benissimo e riusciva a guadagnare un consistente margine di vantaggio, 9 a 5, ma incredibilmente si faceva rimontare riuscendo a mettere a referto solamente più un punto. I transalpini ringraziavano e portavano a casa una inaspettata (visto come si era messo il match) ma meritatissima vittoria.
Nella foto, le due Nazionali italiane impegnate nel Mondiale.