A poco più di una settimana dalla ripresa dell’attività, la Scuola Basket Asti sta facendo rientrare sui campi di gioco una buona parte degli oltre 400 tesserati. Dal mese di febbraio la principale società cestistica locale ha infatti ripreso gli allenamenti sfruttando la decisione della Fip e del Coni di aggiornare la lista delle categorie considerate di “preminente interesse nazionale”, nella quale sono stati inseriti tutti i campionati Seniores e del Settore Giovanile ad esclusione del Minibasket. La società si è dovuta organizzare rapidamente per consentire ai ragazzi del vivaio e alla prima squadra – ripescata nel campionato di Serie D Regionale che non è mai iniziato – di riprendere gli allenamenti nel rispetto dei protocolli e delle procedure richieste dalla normativa, che comprendono anche la nomina di un responsabile dell’igiene, di un responsabile della sicurezza e di un referente Covid. Nelle 72 ore che precedono l’inizio dell’attività è previsto che siano sottoposti a tampone sia i componenti dello staff tecnico che gli atleti, e all’inizio di ogni seduta di allenamento è necessaria la misurazione della temperatura, l’igienizzazione delle mani e la raccolta delle autocertificazioni, oltre a tutti gli altri interventi di sanificazione previsti. La Sba, che utilizza per ora l’impianto comunale del PalaBosca e la palestra Dalla Chiesa, ha programmato di svolgere tre allenamenti alla settimana di un’ora e mezza per tutte le categorie. “Lunedì primo febbraio al PalaBosca i ragazzi sono stati sottoposti al tampone – ha dichiarato Carlo Di Gioia, coach e responsabile tecnico del vivaio – e già dalla sera abbiamo ripreso gli allenamenti sul parquet del palazzetto, che da quest’anno riporta nel cerchio di metà campo la serigrafia del nostro logo”. La Federbasket si sta inoltre attivando per la ripresa dei campionati: “nella riunione di sabato mattina – ha commentato il tecnico – i vertici regionali della Fip hanno ufficializzato l’intenzione di dare il via entro l’inizio del mese di marzo a tutti i campionati regionali delle varie categorie seniores e giovanili. Al di là degli obblighi di sanificazione e igienizzazione di palestra e spogliatoi, di misurazione della temperatura e di raccolta delle autocertificazioni, i protocolli prevedono che nelle 48 ore precedenti ogni partita tutti i giocatori vengano sottoposti al tampone, il che comporterebbe anche un aggravio di costi non indifferente”. “Il Consiglio Direttivo della Sba si prenderà qualche giorno per valutare la situazione – ha sottolineato l’allenatore – e per capire quali siano le scelte più opportune, che entro il 15 febbraio dovremo comunicare alla Fip”. Carlo Di Gioia esprime comunque la massima soddisfazione per la ripresa dell’attività: “il fatto di essere tornati sui campi rappresenta un passo importante verso il ritorno ad una condizione di normalità. Siamo contenti come società di essere riusciti a muoverci tempestivamente per riportare sul terreno di gioco i ragazzi, che hanno dimostrato grande entusiasmo e una voglia incredibile di ricominciare l’attività in palestra”.