Quante volte la folla biancorossa ha potuto festeggiare al coro "Loreto che fa gol la curva esulta…"! Già, perché la stagione 2013-14 è stata per Lo Bosco, siciliano di nascita e
Quante volte la folla biancorossa ha potuto festeggiare al coro "Loreto che fa gol la curva esulta…"! Già, perché la stagione 2013-14 è stata per Lo Bosco, siciliano di nascita e piemontese d'adozione dopo gli anni nelle giovanili del Torino e l'esordio in serie A sfiorato, un'annata dai contorni magici. Trentatre presenze, condite da ben 19 reti, un campionato da record.
Ripercorriamo con lui le emozioni degli ultimi mesi coi galletti.
«L'obiettivo stagionale era quello di finire nella prima metà della classifica e l'abbiamo raggiunto. E' stata un'annata molto positiva», esordisce Loreto.
Chi sono gli eroi del percorso biancorosso e soprattutto quali i gol più pesanti realizzati dal capocannoniere?
«Mister Ascoli è stato straordinario nel tenere il gruppo motivato. Poi c'è stato il gruppo, un collettivo importante che secondo me può ancora crescere. Alcuni giocatori a dicembre potevano cambiare maglia e non l'hanno fatto per riconoscenza verso il presidente e per l'attaccamento a questi colori, e il campo ci ha premiato. I gol più importanti? Gli ultimi, quello a Chiavari in particolare, ma anche i sigilli con la Caratese e il Santhià, determinanti. Sono felice per le 19 reti, quello che più conta, però, è che siano servite a conquistare punti decisivi».
In 24 mesi in biancorosso, qual è invece il più bello?
«Sono due, quello contro il Verbania nel 2013 e il gol a Vado Ligure nel 2014, una cavalcata solitaria sino in fondo al sacco».
E' normale che dopo un percorso simile il bomber abbia opzioni importanti per il futuro professionale. Perché potrebbe restare all'Asti e perché no?
«In questa città ho trovato un ambiente super, in cui mi sento a mio agio, sentire l'affetto e il supporto dei tifosi e rappresentare un punto di riferimento per i compagni mi riempie di orgoglio. Per questi e per altri motivi vorrei proseguire la mia carriera qui. Perché cambiare? Se arrivasse l'occasione irrinunciabile…».
Analizzando le parole di Lo Bosco pare di capire che il segno della continuità potrebbe essere l'arma vincente biancorossa…
«Esatto. L'allenatore ha capacità ed entusiasmo, e sono convinto che la rosa abbia grandi margini di crescita».
Sogni di mercato?
«Sarebbe bello giocare con il mio ex compagno al Torino e alla Pro Vercelli Bettini, esterno di qualità, e con Guidetti, centrocampista super».
Prima di salutarlo e concedergli il meritato riposo sulle spiagge della sua Sicilia, Loreto vuole spendere parole per un partner indispensabile nei suoi due anni ad Asti…
«I miei ringraziamenti più sentiti vanno al Medical Lab. Ho cambiato squadre e città, e non ho mai trovato uno staff medico professionale e capace come quello di Celardo e Stroppiana. Se ho risolto tutti gli acciacchi e concluso alla grande il campionato è merito loro e di Paolo, il nostro massaggiatore».
Davide Chicarella