“La vita ha due doni preziosi: la bellezza e la verità. La prima l’ho trovata nel cuore di chi ama e la seconda nella mano di chi lavora”. Quanta abnegazione per il lavoro e gioia di vivere animassero da sempre Claudio Ferro hanno potuto appurarlo in maniera tangibile amici, parenti e uomini di sport che hanno avuto modo di conoscerlo. Un cuore grande, per la sua famiglia e per il suo Asti Calcio. Dieci anni di impegno profuso al servizio della società in qualità di magazziniere, la stima riconosciuta da parte della storica triade dirigenziale dei galletti, quella composta da Piacenza, Turello e Chiesa e da parte di tutti gli atleti, dirigenti e addetti ai lavori che si sono susseguiti in biancorosso, che hanno sempre individuato in Claudio una preziosa fonte di supporto ma più in generale un grande amico con cui dividere gioie e dolori di tante annate calcistiche. Oggi Asti e il calcio astigiano piangono la scomparsa di un “pezzo di storia” del pallone locale, che all’alba di venerdì ha salutato, dopo aver lottato con l’animo dei grandi atleti per anni con gli acciacchi che la vita gli ha posto davanti, i suoi cari. Claudio Ferro lascia la moglie Laura e i figli Alessandro e Christian, che hanno condiviso con lui la passione per il football vestendo anche le casacche di tanti club locali, Asti Calcio compreso. Aveva lavorato per anni in imprese edili e per più di dieci stagioni aveva ricoperto un ruolo fondamentale in biancorosso, quello del factotum.
Lontano dalle luci dei riflettori, indispensabile nell’impegno giornaliero. Oggi i riflettori sono per Claudio, per poter ricordare a tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerlo, amici della Way Assauto compresi, il suo straordinario spessore umano. Tutti noi, compreso chi vi scrive, sentiremo terribilmente la sua mancanza.
Il rosario si svolgerà domani, domenica, alle ore 20. Funerale previsto invece lunedì alle ore 14.30 presso la chiesa di Castiglione.