Un altro astigiano, sulle orme di Vasile Mogos, si fa largo nel calcio d’elite. La Juventus vince il derby Primavera contro il Torino e brilla la stella di Luis Hasa, esterno d’attacco classe 2004 all’esordio da titolare nel Primavera 1 e subito in gol. Il talento astigiano ha iniziato il suo percorso giovanile nel San Domenico Savio, ora divenuto Canelli SDS 1922 e guidato con passione dal patron Bruno Scavino. Arrivò a soli 8 anni a Torino. «Ricordo benissimo la prima volta che lo vidi giocare – racconta Mauro Burbello, osservatore della Juventus per la zona di Asti e ora anche responsabile delle giovanili del club azzurro – Passai al campo di San Domenico Savio e ho visto un ragazzino che faceva una serie di esercizi. Nel gruppo era quello che spiccava. Aveva caratteristiche uniche. Forza, tiro, dribbling e velocità di esecuzione fuori dal comune. L’ho rivisto in partita e confermai la mia idea. A quel punto chiamai la Juventus e fu immediatamente preso».
In cambio l’allora San Domenico Savio chiese una sola cosa: che la Juventus partecipasse a un torneo della società astigiana. «Il San Domenico ha sempre dato la possibilità ai ragazzi di poter sognare, una cosa che per me i bambini devono sempre poter fare». Dal 2012 a oggi è divenuto un punto di riferimento nelle giovanili. Dall’Astigiano alla Juve Primavera, da protagonista, con la voglia di stupire ancora: la storia sportiva di Hasa è solo iniziata.