Tre mesi fa abbiamo ricordato l’ultima volta che si giocò in Serie A a Natale e a Capodanno. Ci riferivamo all’ultimo turno di campionato dell’anno solare 1960 e al primo del ’61. Si continuò invece ad andare in campo il giorno di Pasqua fino al ’78. Era il 26 marzo quando, nell’ambito della massima divisione, ebbero luogo le gare valevoli per la ventiquattresima giornata (nona di ritorno). Quelli erano ancora i tempi in cui la Serie A era a 16 squadre e tutte le formazioni giocavano in contemporanea alla domenica pomeriggio. Ovviamente con gli sportivi impegnati a seguire le vicende attraverso la storica trasmissione radiofonica “Tutto il calcio minuto per minuto”.
Ecco i risultati che si registrarono nell’occasione: Atalanta-Inter 0-1; Fiorentina-Bologna 0-0; Foggia-Lazio 3-1; Genoa-Juventus 2-2; Milan-Pescara 2-0; Roma-Lanerossi Vicenza 1-1; Torino-Perugia 1-1; Verona-Napoli 0-1.
Allo stadio “Luigi Ferraris” di Genova, la Juventus, poi vincitrice dello scudetto numero 18, riuscì a sbloccare la situazione con un gol di Tardelli. Venne raggiunta successivamente da una rete siglata da Ghetti, ma tornò in vantaggio per merito dell’ex interista Boninsegna. Sette minuti dopo, tuttavia, fu Oscar Damiani ad evitare la sconfitta per il Genoa allenato da Gigi Simoni. Diresse l’incontro l’arbitro Paolo Casarin di Milano.
Nella classifica finale, i bianconeri guidati in panchina dal “mitico” Giovanni Trapattoni precedettero di cinque lunghezze Lanerossi Vicenza e Torino. E proprio tra i biancorossi veneti militava il futuro campione del mondo Paolo Rossi, capocannoniere di quel torneo con 24 reti (7 su rigore).