Un duetto di campioni sul “ring” del FuoriLuogo. Grande serata di pugilato quella andata in scena venerdì scorso, quando hanno raggiunto il palco del centro culturale di via Govone 5 due big assoluti della disciplina più antica. La “Pinta di Sport” del mese di gennaio ha ospitato infatti uno dei più grandi boxeur italiani di sempre, Maurizio Stecca e il Maestro della Skull Boxe Asti Davide Greguoldo. Stecca è tra i pochissimi atleti della storia ad aver conquistato davvero tutte le cinture: quella di campione Olimpico a Los Angeles 1984, quella di campione del Mondo in due circostanze, oltre che quelle di campione Europeo ed Italiano. Un vero e proprio “GOAT” dello sport internazionale, giunto ad Asti per raccontarsi di fronte alla platea di qualità della location astigiana, e pronto ad aiutare nel sabato successivo i talenti della Skull, e non solo, a migliorarsi, durante uno stage tecnico allestito dal sodalizio di Maria Fiori.
“Ho smesso a 33 anni – ricorda Stecca – ma non ricordo di essermi goduto compleanni, Natale e festività nei vent’anni precedenti. Ero giovane, lo so, avevo già completato una carriera lunga e dispensiosa, avendo iniziato giovanissimo. Quando riesci a raggiungere tutti gli obiettivi sai che hai concluso il tuo percorso”. Un vero e proprio almanacco vivente di aneddoti e ricordi, Maurizio, che ha vissuto l’epoca d’oro del nostro pugilato: “Eravamo ogni sabato sera in tv – ammette – Grazie al grande Rino Tommasi, lo sponsor eta la Totip, ho calcato ring come il Madison Square Garden, sono stato a Las Vegas, ho incontrato Mohammad Ali e tanti altri campioni”. La boxe odierna, soprattutto in Italia, è sicuramente meno “ricca”, come del resto lo sport in genere nello Stivale, vista anche la situazione economica, ma tra le tante belle favole c’è sicuramente quella della Skull Boxe e del suo pugile di punta, Etinosa Oliha, che il 24 febbraio affronterà a Berlino il match per l’Intercontinentale WBO dei pesi medi: “Ricordo ancora quando ho iniziato la mia attività in un garage – ammette coach Davide Greguoldo – Mia moglie Maria mi disse che per toglierci delle soddisfazioni dovevamo fare le cose per bene, ho partecipato ai corsi, acquisito il titolo per poter allenare, e con impegno siamo cresciuti. Felice che “Eti” possa godere di quest’opportunità, è migliorato mese dopo mese e ora ha l’occasione di conquistare cinture di assoluto prestigio”.
L’aperitivo sportivo del FuoriLuogo è stata l’occasione di ricordare i successi di Nino Benvenuti, ripercorrere i “climax” della storia del pugilato, e non solo: Stecca ha vissuto dieci giorni fianco a fianco di Mike Tyson, ha calcato ring che danno la sensazione di eternizzare uno sportivo: “Quando sono stato a Philadelfia mi sono immedesimato in Rocky, ho corso nelle strade del film, ho fatto più volte la scalinata verso la statua di Balboa”. Come in un film, meglio che in un film. Perchè Stecca, quelle emozioni, le ha vissute sulla sua pelle, e ce le ha raccontate.