Cerca
Close this search box.
Nicola Ascoli: "I miei galletti grinta e cuore"
Sport

Nicola Ascoli: "I miei galletti grinta e cuore"

Grinta, cuore e una feroce determinazione: con questi solidi principi Nicola Ascoli ha affrontato a “muso duro” il mondo del calcio, partendo dalla C2 e arrivando fino alla serie A. Un amore

Grinta, cuore e una feroce determinazione: con questi solidi principi Nicola Ascoli ha affrontato a “muso duro” il mondo del calcio, partendo dalla C2 e arrivando fino alla serie A. Un amore viscerale che ha portato il difensore calabrese a calcare palcoscenici sportivi prestigiosi e che ora lo spinge ad affrontare con altrettanta voglia di emergere una nuova avventura, quella da allenatore. Lo scorso anno Nicola e il suo braccio destro, Enrico Pasquali, raccolsero in eredità una formazione biancorossa in notevole difficoltà, traghettandola sino alla permanenza in serie D, questo “nuovo inizio”, il primo con una rosa figlia delle sue idee, viene vissuto a maggior ragione da tutto l’ambiente calcistico locale con un rinnovato ottimismo. C’è aria positiva, e sin dalle prime corse sul bollente sintetico del “Censin Bosia” le sensazioni paiono buone, in attesa del responso assoluto, quello del campo.

Nicola, dopo la faticosa salvezza dell’anno passato si riparte…I più scettici potrebbero dire che la rosa non è cambiata granché…
«Quando a fine campionato ho valutato con il presidente Gherlone e i dirigenti i movimenti di mercato, anche loro mi hanno posto questa domanda. La risposta è dettata dai numeri: la squadra di inizio campionato ha raccolto poco, ma nel girone di ritorno abbiamo compiuto un cammino importante, da quasi trenta punti. I protagonisti di quello scorcio di campionato hanno dimostrato di avere qualità importanti, e per questo era giusto confermare molti di quei ragazzi, apportando ovviamente qualche modifica alla rosa».

L’Ascoli giocatore era un elemento dotato di grinta fuori dal comune. Com’è l’Ascoli allenatore?
«Ho carpito consigli preziosi un po’ da tutti i mister che ho avuto in carriera, cerco di trasmettere la mia determinazione ai ragazzi. Non voglio vedere gente che non corre ad allenamento, ogni giornata sul campo dev’essere vissuta come fosse l’ultima. Per far bene ed emergere serve qualità, ma anche grinta e cuore. Il mio successo in panchina è determinato non solo dalle mie intuizioni, ma anche e soprattutto da quello che i ragazzi danno in campo».

Parliamo dei nuovi: Nannini è una classica prima punta, Lewandowski sin dai primi passi sembra possedere giocate da campione…
«Sono arrivati elementi importanti, Genocchio, uomo di esperienza, Pirrotta, che ad Asti ha già fatto bene due anni fa, il velocissimo Amedeo, e molti altri. Nannini mi ha colpito con la maglia della Novese l’anno passato, è una punta che fa reparto. Marc (Lewandowski, ndr) non ha bisogno di presentazioni, garantirà estro e qualità».

Formazione solida il nuovo Asti, cui forse servirebbe un ultimo acquisto per puntare a una posizione d’alta classifica…
«Vogliamo far bene ed evitare le sofferenze della stagione passata. Queste settimane saranno utili per valutare gli elementi in rosa. Potrebbe anche arrivare un ultimo acquisto, prima però sarà importante valutare quale settore del campo necessità un rinforzo. In ritiro definiremo anche il modulo più congeniale (per ora è il 3-5-2, ndr)».

Quale sarà il team da battere?
«Il Bogliasco fa paura, Sesia è un mister straordinario e la rosa è strepitosa. Ci sono poi Novese, Chieri, Borgosesia, che ha un ottimo allenatore, e molte altre. Sarà un torneo tosto».

Davide Chicarella

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale