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Numeri e cabala del Palio: "Gingillo"pare avere la buona sorte dalla sua
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Numeri e cabala del Palio: "Gingillo"
pare avere la buona sorte dalla sua

Il tempo scorre veloce e si fa sempre più intenso il profumo di Palio. La data del 21 settembre si avvicina ad ampie falcate, ardentemente attesa in alcuni Comitati e un po' meno in altri. Il

Il tempo scorre veloce e si fa sempre più intenso il profumo di Palio. La data del 21 settembre si avvicina ad ampie falcate, ardentemente attesa in alcuni Comitati e un po' meno in altri. Il lavoro dei mesi scorsi fatto dalle varie commissioni corsa attende ora conferme, la prima delle quali sabato 26 quando sull'ovale del "Censin Bosia" si sfideranno molti dei big annunciati quali protagonisti in piazza Alfieri. E' tempo di decisioni in alcuni Borghi, Rioni e Comuni, non è più possibile cincischiare e sperare che, per incanto, le problematiche relative a cavallo e fantino trovino soluzione. C'è poi chi, ben sapendo che un gran manico (da intendersi quale fantino) ed un motore potente, alias purosangue di spicco, sono garanzie consolidate di ben figurare non si accontenta e si affida a cabala e numeri, trovando in questi ultimi motivi di conforto molto spesso forzati e neppur così necesari.

Senza addentrarci in meandri che potrebbero trasformarsi in trappole micidiali, limitiamoci ad alcune valutazioni semplici e scrutabili, legate alle date di svolgimento della manifestazione. Quest'anno il Palio si svolgerà domenica 21 settembre, la data in assoluto più "avanzata" del mese. Dall'anno della ripresa, il 1967, la corsa si è svolta il 21 in sette circostanze: nel 1969, quando a vincere fu San Pietro col fantino Rosario "Saro" Pecoraro, detto Tristezza, Rettore Giuseppe Visconti; nel 1975, vittoria di San Paolo con Renato Magari, detto l'Angelo Biondo, con Giuseppe Cavanna alla guida del Comitato giallorosso; nel 1980, successo di Don Bosco-Viatosto, col fantino Mariano Zedda, detto Pepe, e Rettore Lino Famiglietti; nel 1986, trionfo di Nizza con Leonardo Viti, detto Canapino, e Bruno Verri alla guida del Comitato giallorosso; 1997, quando ad imporsi fu Castell'Alfero con Claudio Bandini, al tempo soprannominato Leone, e Rettore Piero Berrino; arriviamo al 2003, quando vinse il Rione Santa Caterina con Giovanni Atzeni, detto Tittìa, e Nicoletta Sozio a guidare il Comitato; ultima corsa che si è disputata il 21 settembre quella del 2008, sei anni addietro, con vittoria di San Lazzaro che montava (udite udite) Giuseppe Zedde, detto "Gingillo", lo stesso fantino che indosserà la casacca gialloverde nel prossimo Palio.

Il massimo esponente "sanlazzarino" dell'epoca era Remigio Durizzotto. Solo cabala e numeri? Tra i fantini vittoriosi appena menzionati tre sono ancora in attività e due di questi, "Gingillo" e "Tittìa" correranno il prossimo Palio con ambizioni di successo. Il terzo, Bandini, sta cercando di ritagliarsi uno spazio per poter essere al canapo dell'edizione 2014. Nelle edizioni disputate negli anni che terminano con la cifra quattro, vittorie di Canelli nel 1974, con Mauro Finotto, detto Jora, e Rettore Giancarlo Pulacini; nel 1984 vinse San Martino San Rocco con Andrea Degortes, detto Aceto, ed Elio Ruffa alla guida del Comitato biancoverde; 1994, trionfo di Mario Cottone, detto Truciolo, che indossava la casacca di Moncalvo, Rettore Gaetano Guarino, e infine il 2004, Palio vinto dalla Torretta con Giuseppe Zedde, detto Gingillo, e Roberto Carosso massimo esponente del Comitato biancorossoblu. Altri numeri? Due saranno i Comitati al via del prossimo Palio che non hanno mai conquistato il Drappo: Baldichieri e San Marzanotto.

Il Comune di Baldichieri ha disputato il suo primo Palio nel 1988, mentre San Marzanotto ha debuttato in piazza Alfieri due anni dopo, nel 1990. Il Comitato che da più tempo non fa suo il Drappo è quello del Rione Cattedrale, la cui ultima vittoria risale al 1977. San Pietro, pur essendo uno dei partecipanti alla corsa con un albo d'oro assai nutrito (quattro trionfi) non si aggiudica la corsa dal 1983. Fantini: un nome su tutti, quello di Maurizio Farnetani, detto Bucefalo, che non salta un Palio dal 1987, anno in cui debuttò. Il suo palmares recita: ventotto partecipazioni alla corsa, con la bellezza di diciotto finali raggiunte. Otto i successi al suo attivo, l'ultimo datato 2012, il primo 1988. Una percentuale elevatissima, facendo il rapporto tra corse disputate e vittorie ottenute. Bucefalo quest'anno andrà a caccia della sua diciannovesima finale e lo farà col numero 19…

Il fantino originario di Farneta ha fatto gioire sei tra Rioni, Borghi e Comuni, facendo doppietta per Santa Maria Nuova e Moncalvo. Vittorie singole per Tanaro, Don Bosco, San Secondo e San Martino San Rocco. Tra gli altri fantini in attività quello col maggior numero di successi ad Asti e che vedremo al canapo il prossimo settembre è Giuseppe Zedde, detto Gingillo, che vanta in carriera tre trionfi: 2004, Torretta; 2008, San Lazzaro; 2013, Torretta. Due i successi di Martin Ballesteros, detto Pampero: 2000, ordinario, Santa Maria Nuova, e 2002, Tanaro. Altrettanti per Claudio Bandini, entrambi per Castell'Alfero, nel 1997 e 1998. Tra le monte non più in attività, cinque i Drappi conquistati da Massimo Coghe, detto Massimino, ben tre dei quali per il Borgo San Lazzaro.

Massimo Elia

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