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Orange, Winter Cup al viaCoach Polido suona la carica
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Orange, Winter Cup al via
Coach Polido suona la carica

Prove da squadra matura. Crocevia fondamentale alle porte per l'Asti Calcio a 5, che domani, sabato, alle 20,30, affronta la semifinale della Peugeot Winter Cup contro i padroni di casa della

Prove da squadra matura. Crocevia fondamentale alle porte per l'Asti Calcio a 5, che domani, sabato, alle 20,30, affronta la semifinale della Peugeot Winter Cup contro i padroni di casa della Luparense. Una sfida importante, che darà ulteriori risposte sullo stato di salute degli orange, reduci da due stop consecutivi tra Coppa Italia e campionato. A suonare la carica, in casa nero-arancio, è coach Tiago Polido.

Mister, dopo due sconfitte arrivate al secondo appuntamento clou della stagione…
«La vigilia della sfida contro la formazione di Colini fa crescere in me il dispiacere per l'eliminazione precoce in Coppa Italia. Uscendo ai quarti, non abbiamo avuto la possibilità di sfidare le big. La partita, però, arriva al momento giusto. Affrontiamo in trasferta una grande squadra, abbiamo l'occasione di dimostrarci pronti per le sfide determinanti della stagione. Sappiamo che non sarà facile, ma abbiamo il dovere di puntare alla conquista della kermesse (finale prevista domenica, ndr)».

Quanto sta incidendo la stanchezza accumulata dai Nazionali in questo periodo difficile per voi?
«Ovviamente è una discriminante importante. Se Lima, Fortino e Vampeta sono acciaccati o stanchi alla nostra squadra manca un apporto fondamentale, non scordiamoci poi che Patias è reduce da un infortunio e sta ritrovando la forma migliore».

Un coach in questi momenti lavora di più sotto il profilo fisico o mentale?
«Su entrambi i fronti, ma in fondo ci lavoriamo da inizio stagione. Abbiamo un roster forte, che è rimasto inalterato, e lavoriamo in palestra con l'obiettivo di primeggiare».

Pensavi fosse più facile far metabolizzare il tuo credo tattico?
«Forse sì. In fondo, però, questa squadra è reduce da sette anni con lo stesso allenatore e non è immediato calarsi nel "pensiero" di un nuovo tecnico. Potremmo sistemarci tutti dietro alla linea del pallone e agire in modo pragmatico, ma non è la mia idea di futsal».

Quest'anno, eccetto Wilhelm e Novak, hai mantenuto inalterato il roster. Si può dire che questa sia una squadra in evoluzione?
«Abbiamo scelto di operare così per aver modo di valutare da vicino i giocatori. Col cambio di allenatore si è aperto un nuovo ciclo, è altrettanto vero che questa formazione è costruita per vincere. Asti tuttavia non ha mai affrontato finali scudetto o Coppe Europee finora, deve diventare una big in senso assoluto. Sudiamo in palestra per questo, scendiamo in campo per raggiungere lo scudetto e dimostrarci pronti per il top».

Davide Chicarella

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