All'inizio del 2014 gli addetti ai lavori e gli appassionati di Palio avevano formulato l'auspicio che l'annata si rivelasse meno travagliata e problematica di quella precedente.
All'inizio del 2014 gli addetti ai lavori e gli appassionati di Palio avevano formulato l'auspicio che l'annata si rivelasse meno travagliata e problematica di quella precedente. L'episodio di Bartoletti aveva lasciato ferite profonde sulla manifestazione e soltanto un'edizione riuscita e priva di intoppi avrebbe potuto garantire alla festa di settembre l'importante e meritato rilancio. Purtroppo non è esattamente andata come tutti avrebbero desiderato. Il Palio 2014 ha vissuto una vigilia tanto inaspettata quanto problematica, al punto da costringere l'organizzazione a modificare procedure (cerimonia di segnatura dei fantini) e a lasciare nell'incertezza gli esponenti dei vari Comitati sullo svolgimento degli abituali eventi previsti nel giorno precedente la corsa.
I controlli effettuati il sabato dai Carabinieri nelle varie scuderie non si sa ancora, ad oggi, a che cosa porteranno. Tante voci in proposito: finirà tutto in una bolla di sapone, opinione di alcuni, oppure vi saranno strascichi che certamente non faranno il bene della manifestazione? Alle tante incertezze si sono aggiunti da ottobre a dicembre dati di fatto e situazioni (purtroppo) acclarate, che al Palio non hanno certamente fatto bene. Ad iniziare dalla conferma nel primo Consiglio post corsa di un episodio accaduto il sabato delle prove, che i responsabili della macchina paliesca avevano però preferito non rivelare: un purosangue (meglio ancora, lo stesso purosangue) era stato portato in pista a provare da due diversi Comitati.
Circostanza della quale il Capitano Enzo Clerico, esponendosi in prima persona pur non avendo deciso da solo, si era assunto la responsabilità. Un gesto il suo di particolare significato, non sostenuto però in maniera adeguata da chi di dovere: a fargli da contraltare soltanto un "assordante" silenzio. Clerico aveva in precedenza sanzionato cinque monte con diversi provvedimenti: ad una di esse (Chiavassa) tre Palii di squalifica, alle restanti quattro (Ballesteros, Coghe, Farris e Villella) un richiamo. A relazionare sui ricorsi presentati dai fantini una commissione composta da cinque "saggi" (Brignolo, Bagnadentro, Sodano, Ghia e Rasero) costituita dal presidente del Consiglio del Palio.
Esaminati i provvedimenti, era arrivato un quasi totale stravolgimento delle sanzioni affibbiate dal Capitano, con unica conferma il provvedimento preso ai danni di Andrea Farris. Lunedì 15 dicembre la votazione dei componenti del Consiglio del Palio ripristinava "in toto" le sanzioni attribuite da Clerico, cancellando la disamina e le conclusioni a cui erano approdati i "saggi". La commissione? Un "flop" quasi annunciato. Sintomatiche al riguardo le parole di un Rettore esperto quale Bertolino (San Secondo): «Abbiamo fatto la cavolata dell'anno». Nella stessa serata della votazione di conferma dei provvedimenti presi da Clerico, quest'ultimo annunciava di non voler ripresentare la propria candidatura da Capitano per il 2015.
Rapido bilancio dell'annata: Palio con problematiche serie (controlli dei Carabinieri) ancora aperte, Regolamento da snellire al più presto e in seguito da applicare con la massima rigorosità e infine "Capitano Cercasi". Il 2015 parte in salita. Servono idee e tanto impegno per ritrovare la vetta. Obiettivo raggiungibile, a patto che in cordata vi siano esclusivamente "scalatori" ed "alpinisti" di grande esperienza.
Massimo Elia