Meno quattro al Palio! Cresce la febbre per la grande sfida di domenica, nella quale i 21 Borghi, Rioni e Comuni si contenderanno il Drappo dipinto da Sergio Unia. Nelle ultime ore qualcosa si è
Meno quattro al Palio! Cresce la febbre per la grande sfida di domenica, nella quale i 21 Borghi, Rioni e Comuni si contenderanno il Drappo dipinto da Sergio Unia. Nelle ultime ore qualcosa si è mosso nel giro delle monte, poichè è andata definendosi anche l'ultima situazione ancora in sospeso. San Silvestro ha rotto gli indugi ed ha scelto Andrea Chessa quale fantino. La candidatura di Nappa II in casa oro-argento è da sempre stata la più credibile, anche se alcuni altri nomi di fantini nei giorni addietro erano stati avvicinati al Comitato presieduto da Maria Teresa Perosino. Rivediamo pertanto la griglia, finalmente completata.
Santa Caterina: Andrea Mari, detto Brio, ospite al Panathlon, con la consueta schiettezza domandava a chi scrive il perchè dei dubbi sulla sua presenza in rossoceleste il prossimo 20 settembre. Mari andrà a caccia del bis, ma non sarà facile, perchè….
San Paolo, con il formidabile purosangue proprietà del fantino Valter Pusceddu, detto Bighino, fa paura a tutti. L'accoppiata oro-rosso va collocata in fascia altissima nella lotta per la conquista del Drappo.
Nizza: i giallorossi di Verri cullano sogni ambiziosi. Non è un mistero che puntino alla vittoria. Giovanni Atzeni, detto Tittìa, non ha bisogno di presentazioni. Qualche piccola riserva sul purosangue, ma l'accoppiata incute comunque timore. Che sia la volta buona dopo 29 anni?
Santa Maria Nuova: se ad un fantino formidabile, esperto, in possesso doti tecniche di livello assoluto, viene affidata una cavalla che viaggia come un treno, quale può essere il risultato? Facile la risposta. La "Signora" può dormire sonni tranquilli.
San Pietro: monterà Andrea Farris, un fantino che ha saputo farsi valere ed apprezzare in casa rossoverde. L'anno passato raggiunse la finale, nella quale poi cadde. Dimostrò però carattere e caparbietà. E concretezza. Correrà con ogni probabilità con un cavallo di Mario Canu.
Viatosto: Claudio Bandini, detto Batticuore, l'anno passato non granché considerato, seppe tappare la bocca a molti suoi detrattori conquistando la finale poi chiusa al sesto posto. Rieccolo pronto, in gran forma, dopo la vittoria centrata a Montagnana.
Montechiaro: dopo un'assenza di due anni tornerà in biancoceleste Alessio Migheli, detto Girolamo, con tanta voglia di riscatto perchè le sue precedenti prestazioni non furono certo indimenticabili. Obiettivo minimo la finale.
San Secondo: occhio all'accoppiata del "Santo". Dino Pes è un gran manico, Asti e Legnano sono diventati per lui gli appuntamenti principali per mettersi in evidenza, viste le difficoltà a riproporsi sulla piazza senese. Il purosangue di cui disporrà è molto competitivo. Anche qui siamo in fascia alta.
Baldichieri: la scelta del Comitato guidato da Massimo Bonino è caduta su Simone Mereu, fantino di indubbie qualità e quest'anno già più volte protagonista nel panorama nazionale (trionfo a Fucecchio). Correrà con un soggetto di Riccardo Coppa.
Moncalvo: Andrea Coghe potrebbe rappresentare la sorpresa della corsa di domenica. La sua è stata una buona annata, in provincia ha vinto tanto e disporrà dello stesso cavallo col quale giunse quarto l'anno passato per Santa Maria Nuova. Molto migliorato però, avendo risolte le problematiche di avvicinamento al canapo.
San Lazzaro: altro Borgo ambizioso, con un fantino, Giuseppe Zedde, vittorioso di recente a Castel del Piano ma in cerca di un'affermazione di prestigio in un Palio di spessore.
Cattedrale: inutile girarci intorno. Quando un Comitato non vince da 38 anni a quale traguardo potrà mai puntare? Silvano Mulas non potrà nascondersi.
Canelli: Massimo Columbu, dopo essersi fatto apprezzare nel 2014, cercherà di migliorarsi ed entrare in finale. Sarebbe il miglior regalo per il Rettore Benedetti, al congedo.
Don Bosco: Gianluca Fais in Sardegna fa sfracelli, in continente corre soltanto più il nostro Palio. Così così l'anno passato. Due purosangue eccellenti in scuderia, uno dei quali da poco acquistato. Ma lo vedremo ad Asti?
Tanaro: grande fiducia in Sandro Gessa. Purosangue: dopo svariati cambiamenti di rotta il Comitato biancazzurro dovrebbe puntare su un soggetto proprietà di Mattia Chiavassa.
San Damiano: sceso Calvaccio ecco Antonio Siri, detto Amsicora. Cavallo: le voci parlano di un accordo con Tittìa, che fornirebbe il purosangue ai rossoblu.
San Marzanotto: mai lasciare la strada vecchia (e conosciuta) per la nuova. Ed allora fiducia ad Alessandro Chiti, uno che in finale ci va spesso e volentieri. Da lui ci si attende la zampata vincente.
Castell'Alfero: Alberto Ricceri, detto Salasso, è un big. Il Rettore Tognin è stato chiaro: «Vogliamo correre un Palio da protagonisti.» I presupposti sembrano esserci.
San Martino San Rocco: trentesima presenza ad Asti. Forse l'ultima. Forse… Otto vittorie all'attivo. Il "Buce" viene chiamato il Re di Piazza Alfieri. Ci sarà pur un motivo!
Torretta: "Massimino". Non servono presentazioni, basta il nome. Uno dei più grandi di sempre. Cinque Drappi vinti ad Asti. Torna dopo quattro anni di assenza: l'unica incognita sta lì.