Come accade puntualmente ogni anno il periodo a cavallo tra dicembre e gennaio fornisce le prime novità nel panorama delle monte. A fare le prime mosse sono stati un Borgo cittadino, Tanaro, ed un
Come accade puntualmente ogni anno il periodo a cavallo tra dicembre e gennaio fornisce le prime novità nel panorama delle monte. A fare le prime mosse sono stati un Borgo cittadino, Tanaro, ed un Comune, Moncalvo. Il Borgo del fiume, non più presieduto da Maurizio Rasero ma da un altro Rasero, Alberto, ha abbandonato la strada intrapresa l'anno passato (Luigi Bruschelli, Trecciolino) per percorrerne un'altra per certi versi sorprendente, scegliendo di giocarsi le proprie carte nel 2015 col trentatreenne Sandro Gessa. Quest'ultimo, una monta con esperienze in ippodromo maturate soprattutto negli impianti di Sassari e Chilivani, è stato più volte protagonista in tempi più o meno recenti di alcuni Palii disputati sull'isola, ottenendo convincenti risultati.
Per Tanaro aveva già montato nel 2006, non raggiungendo la finale. Seconda novità quella del ritorno di Andrea Coghe in terra aleramica. A Moncalvo aveva lasciato tanti amici ed un ricordo positivo, legato a prestazioni di buon livello. Degni di menzione il quarto posto ottenuto nel 2012 ed il sesto nell'anno a seguire. L'avventura con Santa Maria Nuova, nonostante il conseguimento della quarta piazza nell'ultimo Palio, non gli ha probabilmente trasmesso le stesse emozioni provate nelle due precedenti esperienze moncalvesi. E per Andrea, decisione presa con una certa rapidità, è maturata l'idea del ritorno in biancorosso. Scelta che il Comitato presieduto da Filippo Raimondo ha accolto con particolare favore.
In altri Borghi, Rioni e Comuni, soprattutto quelli usciti con risultati soddisfacenti dalla corsa del settembre 2014, numerose le conferme. Santa Caterina, Rione meritato vincitore dell'ultimo Palio, andrà a caccia della doppietta con Andrea Mari, detto Brio. Il fantino di Sovicille, da noi interpellato in occasione del Galà della Vittoria rossoceleste, ha ribadito che il suo futuro ad Asti resterà strettamente legato a Santa Caterina. Non cambierà strada neppure San Paolo: il Rettore Silvano Ghia aveva affermato che nel caso fosse stato riconfermato alla guida degli oro-rosso avrebbe ridato fiducia a Valter Pusceddu, detto Bighino, secondo in piazza Alfieri a settembre. Confermatissimo a Nizza Giovanni Atzeni, detto Tittìa, diventato una specie di istituzione in casa giallorossa.
Gli ultimi risultati da lui conseguiti in piazza Alfieri suscitano grandi speranze nel Comitato presieduto da Pier Paolo Verri, a caccia di un successo che manca dal 1986 (Leonardo Viti, detto Canapino). Santa Maria Nuova, dopo la parentesi con Andrea Coghe, pare intenzionata a rivolgere le proprie attenzioni su un fantino di consolidata esperienza, uno dei più blasonati della piazza. La trattativa appare bene avviata. Ripercorrendo a ritroso l'ordine d'arrivo dell'ultimo Palio troviamo San Pietro. Il Comitato rossoverde, guidato del neo Rettore Alessandro Sabatini, ha già emesso la sua "Sentenza" relativamente alla monta e proseguirà nella caccia al Drappo (ultima vittoria datata 1983) con Andrea Farris, unico fantino nel 2014 ad aver centrato la finale sia ad Asti che a Legnano.
Viatosto, dopo i mille travagli legati alla monta nell'ultimo Palio (prima l'ingaggio di Coppa, poi sceso per fare spazio a Mureddu e infine ulteriore cambiamento in direzione Bandini), punterà nuovamente su Batticuore, tornato prepotentemente alla ribalta nel finale di stagione vincendo a Feltre e conquistando un ottimo sesto posto ad Asti. Montechiaro, vincitore dell'acciuga, difficilmente rimonterà Ballesteros. Il comune biancoceleste ha già pronte due alternative, una delle quali sicuramente suggestiva per blasone e doti tecniche. Tutto tace a Baldichieri, dove il Rettore Massimo Bonino sta pian piano cercando di portare fuori il suo Comitato da una situazione piuttosto complicata.
San Secondo, il Rione che in assoluto ha disputato più finali nella storia del nostro Palio, confermerà Dino Pes, detto Velluto, poco fortunato in occasione dell'ultima finale disputata. La Cattedrale continuerà il discorso intrapreso quest'anno con Silvano Mulas, così come non cambierà fantino il Borgo Don Bosco. Per Gianluca Fais, detto Vittorio, si tratterebbe della terza esperienza consecutiva in gialloblù. Difficile che Alessio Migheli ritrovi spazio alla Torretta; l'appena eletto Rettore di San Marzanotto, Marisa Cerato, dopo i tre anni trascorsi dal suo Borgo con Alessandro Chiti, detto Voragine, potrebbe anche esaminare la possibilità di cambiare strada. San Damiano sta valutando alcune opzioni alternative a Francesco Carìa, detto Tremendo, mentre Canelli, parole del buon Benedetti, non si separerà da Columbu.
Pressoché scontata la seconda chance che San Lazzaro offrirà a Giuseppe Zedde, detto Gingillo. Tutta una serie di episodi e circostanze avverse avevano impedito al vincitore del Palio 2013 (con la Torretta) di disputare una corsa da protagonista in occasione del suo ritorno in gialloverde. San Martino San Rocco, non pago del successo datato 2012 e dopo un paio di sfortunate partecipazioni, sta preparando un Palio da protagonista. Di Castell'Alfero si sono un po' perdute le tracce: assente in occasione dell'ultimo Consiglio del Palio, il Comitato guidato dal sindaco Fernando Tognin punterà probabilmente su un fantino locale per archiviare l'ultima negativa esperienza paliesca.