Regna grande euforia in casa nicese dopo la splendida vittoria di Giovanni Atzeni nel Palio di Siena del 17 agosto per la Contrada della Selva. Tittìa, questo il soprannome del fantino, vestirà a
Regna grande euforia in casa nicese dopo la splendida vittoria di Giovanni Atzeni nel Palio di Siena del 17 agosto per la Contrada della Selva. Tittìa, questo il soprannome del fantino, vestirà a settembre per la sesta volta consecutiva il giubbetto giallorosso in Piazza Alfieri. Dopo le prime annate non felicissime Atzeni è andato vicino al successo nel 2013 e 2014, cogliendo rispettivamente un quarto ed un terzo posto. Già da mesi fervono i preparativi all'interno del Comitato nicese con l'obiettivo di recitare un ruolo di primo piano nel Palio ormai alle porte. Numerosi gli eventi che faranno da introduzione e corollario all'appuntamento domenicale.
Si comincerà nel pomeriggio di sabato 19, quando una delegazione composta dai giovani giallorossi prenderà parte alla sfilata dei bambini. In serata avrà luogo la Cena Propiziatrice (ne parliamo in questa stessa pagina) mentre domenica, alle 10,30, sfilanti in costume partiranno dal Foro Boario per raggiungere il Centro Storico cittadino. Alle 11, in Piazza del Comune, dopo la presentazione del tema storico del Corteo, si terrà l'esibizione degli Sbandieratori. Il Sindaco Pesce darà poi licenza di correre il Palio e a seguire, a mezzogiorno, nella piazzetta antistante la chiesa di San Giovanni verranno benedetti cavallo e fantino. L'auspicio è di riuscire a riconquistare il Drappo 29 anni dopo il trionfo di Leonardo Viti, detto Canapino, su Elf.
Ottimista al riguardo il Rettore Pier Paolo Verri:
«Ci crediamo, eccome. I presupposti per fare bene ci sono anche quest'anno e attendiamo con ansia il 20 di settembre. Le sensazioni sono positive. Disporremo di due soggetti competitivi e vorremmo proseguire la nostra scalata alla classifica della finale. Dopo il quarto ed il terzo posto ottenuti di recente salteremmo però volentieri la tappa della piazza d'onore per salire direttamente in prima posizione.»
Non temi una sorta di appagamento nel tuo fantino dopo la bella prestazione di agosto e, non scordiamolo, il successo ottenuto a Legnano?
«Assolutamente no. Conosco bene Giovanni e la sua professionalità. Non si tirerà indietro e anche ad Asti farà certamente la sua parte fino in fondo. Andrà a caccia del "triplete" nella stessa annata, Legnano-Siena-Asti, un risultato che dal ?67 ad oggi nessun fantino è mai riuscito a centrare.»
Giovanni sarà ad Asti in occasione della riunione allo stadio di sabato prossimo?
«No, perchè dovrà partecipare a Siena ad una manifestazione organizzata dalla Selva, la Contrada da lui portata al successo.»
Nel 2015 sarà l'ultima volta che vedremo Tittìa in giallorosso? Il tuo è un fantino molto ambito…
«Beh, dipende. Se vincerà lo lasceremo andare. Diversamente non abbiamo nessuna intenzione di chiudere i rapporti con lui. Giovanni ha più volte manifestato il suo piacere nel correre per Nizza, un posto in cui è riuscito a farsi volere bene e dove è molto stimato. Se a settembre le cose non dovessero girare nel verso giusto riproveremo con lui. Ormai è uno dei nostri.»
Tittìa, nel post corsa senese di agosto, appariva quasi "tarantolato". Tutta l'adrenalina accumulata dopo Provenzano (Palio corso per il Nicchio e per lui terminato cento metri dopo il via in seguito al mirato intervento di Columbu, fantino della Contrada rivale del Valdimontone) è stata da lui scaricata in un minuto e mezzo di corsa condotta in maniera magistrale. Rabbiose le sue affermazioni a caldo dopo il trionfo, a zittire i denigratori che lo avevano attaccato duramente. Il dito proteso ad indicare qualcuno tra la folla e ad ammonirlo, quasi a fargli capire che lui, sotto la Torre del Mangia, non potrà mai essere messo in discussione. Ora, dopo la grande soddisfazione del trionfo a Siena, il quinto della sua carriera su 24 partecipazioni, Atzeni andrà a caccia del terzo sigillo ad Asti. Da noi si è imposto nel 2003 per Santa Caterina e nel 2007 per San Secondo. Nel suo palmares annuale vi è anche la conquista del "Crocione" a Legnano con i colori di Legnarello. Che, ironia della sorte sono il giallo e il rosso, gli stessi di Nizza. Solo un caso?
Massimo Elia