Lo avevamo lasciato pesto e dolorante dopo una riunione di corse di preparazione a Monticiano. Erano i primi giorni di maggio e Federico Arri, durante una batteria riservata ai mezzosangue, aveva
Lo avevamo lasciato pesto e dolorante dopo una riunione di corse di preparazione a Monticiano. Erano i primi giorni di maggio e Federico Arri, durante una batteria riservata ai mezzosangue, aveva fatto prendere a tutti un grosso spavento finendo a terra ostacolato da Elias Mannucci, caduto davanti a lui. Purtroppo, nella dinamica dell'incidente, il promettente fantino astigiano era stato travolto dal cavallo di Giosuè Carboni che lo tallonava da vicino, riportando fratture alla mandibola ed all'omero oltre ad una commozione cerebrale. Il desiderio di guarire e la voglia di tornare a gareggiare hanno però fatto il miracolo e Arri è tornato in pista in tempi brevi e competitivo al massimo. Buon viatico questo in vista del Palio di Siena del prossimo 16 agosto, che vedrà la monta astigiana impegnata nelle prove di notte e nella "tratta", cullando la speranza, neppur troppo segreta, di indossare il giubbetto di una delle dieci Contrade al canapo.
«Ho lavorato duro in questi due mesi per rimettermi in sesto – afferma Federico – e i miei sforzi sono stati ripagati. Fisicamente sto bene ed il mio recente rientro nel Palio di Casole sta a dimostrarlo. Ho vinto la mia batteria di selezione guadagnando l'accesso alla finale, dove ho montato Questione d'Amore per la Contrada del Merlo. Non ho vinto perchè il soggetto di cui disponevo non era certamente il più quotato del lotto, ma le sensazioni ricevute in corsa sono state più che positive.»
Pronto rientro nella mischia e tante speranze in ottica senese…
«Si, disputerò le prove di notte nei giorni precedenti il Palio dell'Assunta e poi la "tratta". Era importante rientrare nel giro e dimostrarmi pronto. Qualche contatto con dirigenti di Contrada l'ho avuto. Se son rose…»
Sarai ad Asti per la riunione di sabato 25 luglio organizzata dal Collegio dei Rettori?
«Si, salvo stravolgimenti dell'ultima ora sarò presente allo stadio, dove disporrò di due cavalli. Cercherò di fare del mio meglio e continuare sul cammino intrapreso a Casole. Mi spiace molto non poter correre il Palio nella mia città, ma le caselle sono tutte occupate. Resto però alla finestra, chissà… Se qualche Comitato avesse dei ripensamenti io sono pronto. Non ho mai smesso di cullare la speranza di essere al canapo in piazza Alfieri.»
Dopo la riunione di sabato ad Asti e le prove a Siena la tua stagione che cosa prevede? Hai ingaggi in altri Palii?
«Si, qualcosa si sta muovendo ma per scaramanzia preferisco non parlarne. Di ufficiale, ora come ora, vi è soltanto la partecipazione alla "tratta" di Casteldelpiano. Sperando che nel frattempo maturino altre situazioni.»
E' un Federico Arri scalpitante (tanto per restare in orbita ippica), quello che si appresta ad affrontare i prossimi impegni. L'auspicio è che dopo un periodo in chiaroscuro il futuro riservi al fantino astigiano le tanto attese e meritate soddisfazioni.