Quanto da noi anticipato sull'edizione dello scorso venerdì ha trovato puntuale conferma: sarà Antonio Siri, detto Amsicora (soprannome attribuitogli a Siena in onore di uno storico guerriero
Quanto da noi anticipato sull'edizione dello scorso venerdì ha trovato puntuale conferma: sarà Antonio Siri, detto Amsicora (soprannome attribuitogli a Siena in onore di uno storico guerriero sardo), ad indossare il giubbetto di San Damiano nel prossimo Palio. Prenderà il posto di Donato Calvaccio, "smontato" la scorsa settimana dal Comitato rossoblu presieduto da Francesco Gai. Siri, nato nel 1986 a Burgos, piccola località della provincia di Sassari, ha già corso cinque volte ad Asti: nel 2008 per San Martino San Rocco, settimo posto in finale; l'anno successivo con i colori di Santa Caterina (eliminato in batteria); nel 2010 a Montechiaro, nono in finale e infine nel 2011 e 2012 per i rossoverdi di San Pietro, non superando la batteria il primo anno e piazzandosi nono nel Palio seguente. Nel 2013 una squalifica lo escluse dall'evento di piazza Alfieri, mentre l'anno passato non trovò ingaggio ad Asti. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente durante la sua permanenza a Castel del Piano, impegnato a preparare il Palio che disputerà nel pomeriggio di oggi, martedì, per la Contrada Poggio.
Scontata la sua soddisfazione per il ritorno ad Asti.
«La chiamata di San Damiano mi ha fatto molto piacere – esordisce Siri – c'erano già stati abboccamenti in periodi precedenti con la dirigenza rossoblu ed ora finalmente si sono concretizzati. E' venuto a crearsi un buon feeling, c'è il giusto entusiasmo»
Hai purosangue competitivi in scuderia?
«Si, possiedo cavalli preparati sia per gli ippodromi che per la provincia. Ritengo di avere le carte in regola per fare bene in un Palio non facile come quello di Asti.»
Un bilancio della tua stagione. Come la valuti?
«Nel complesso direi soddisfacente. Ho corso a Legnano per La Flora, ma lì le cose non sono andate benissimo. Per il resto in provincia ho ben figurato in diverse circostanze, riuscendo anche ad aggiudicarmi un paio di Palii in Sardegna. Tengo a precisare che per me ogni competizione riveste la massima importanza.»
Manchi da un paio d'anni dalla corsa astigiana…
«Si, ho saltato le ultime due edizioni. Ora mi ripresento con grande voglia di fare bene, con serietà e con la necessaria determinazione. L'obiettivo è quello di disputare un grande Palio per San Damiano.»
In carriera Antonio Siri ha corso quattro volte a Siena, debuttando nel luglio del 2010 per la Torre su Leo Lui. Poi le partecipazioni nell'agosto 2012 per il Drago (cavallo Guess), sempre ad agosto, ma nel 2013, per il Bruco (Mocambo) e infine nel luglio 2014 col giubbetto della Lupa, su Querino. Quest'anno Amsicora non ha trovato ingaggio a Siena. Il suo palmares personale è ricco di successi: nel 2010 si è aggiudicato il Palio di Legnano per la Contrada de "La Flora" sul purosangue Abbashan. Per lui inoltre una vittoria a Castel del Piano (2011) per la Contrada Borgo su Gezabele, un successo a Feltre (2009), due trionfi a Bientina (2008 e 2014), uno a Piancastagnaio (2008), tre consecutivi a Monticiano, dal 2008 al 2010, e infine uno a Casole d'Elsa (2009).
L'ingaggio di Siri rappresenta una scelta forte da parte del Comune sandamianese, che punta senza mezzi termini a ritrovare un posto in finale dopo la delusione dell'anno passato. Ricordiamo che i rossoblu possono esibire con orgoglio nella loro bacheca il Drappo 2011 conquistato da Massimo Coghe. San Damiano è stato l'ultimo Comune tra quelli partecipanti al Palio ad avere vinto in Piazza Alfieri.
L'ingaggio di Siri copre una delle due caselle vuote nella griglia delle monte. Il solo San Silvestro deve ancora decidere a quale fantino affidarsi in occasione della corsa del 20 settembre.
Massimo Elia