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Sport

Per i galletti la salvezza
passa dal cuore dei veterani

A fatica, a piccoli passi e tra mille difficoltà, l'Asti di mister Nicola Ascoli insegue anche quest'anno una sofferta salvezza. Il cammino del girone di andata, soprattutto alla luce degli

A fatica, a piccoli passi e tra mille difficoltà, l'Asti di mister Nicola Ascoli insegue anche quest'anno una sofferta salvezza. Il cammino del girone di andata, soprattutto alla luce degli ultimi risultati, fa ben sperare. Andiamo ad analizzare il percorso dei galletti.

L'andamento
Il mercato estivo biancorosso è decollato solo nella fase finale: le conferme di Loreto Lo Bosco, capitano e leader della formazione, dei difensori Ciolli e Mariani e di alcuni altri elementi hanno fatto da traino alle successive operazioni di mercato compiute da Lillo Di Franco. L'addio eccellente è stato quello del portiere Paolo Corradino, successivamente accasatosi all'Acqui, sostituito da Marco Serena, certamente un buon portiere ma non all'altezza del suo predecessore. Osservando la rosa allestita va sottolineato un aspetto cruciale: l'idea di partenza di Nicola Ascoli era quella di puntare sul 3-5-2, con Marc Lewandowski posizionato alla Pirlo.

La telenovela di mercato che ha coinvolto il regista francese, poi finito al Colline Alfieri, ha portato a un repentino cambio dei piani. In mezzo al campo sono arrivati due faticatori, come il colombiano Jaime Leon Merito e l'ex Bra in Lega Pro Giovanni Campanaro. Squadra quindi improntata sulla difesa a 4, con tre centrali come Anderson, Ciolli e Mariani per due posti, e attacco poggiato su Lo Bosco, l'argentino Vicentin e sulla corsa e l'abilità nell'uno contro uno di Mattia Rolando.

Il percorso del girone d'andata è stato caratterizzato da alti e bassi, ma anche da prove egregie come contro l'Argentina, l'OltrepoVoghera e la Lavagnese, nonostante una formazione decisamente rimaneggiata. I gol di Lo Bosco, il cuore di Mariani e Ciolli, e le sponde di Vicentin, certamente non un bmber ma attaccante utile nell'esaltare le doti dell'ex bomber del Torino Primavera, hanno spesso fatto la differenza per i galletti. Le ultime due vittorie, piuttosto fortunose, contro Vado e Borgomanero, hanno ridato linfa alla classifica dopo un periodo di evidente appannamento.

Il mercato
Nel corso della stagione i pieni poteri nella fase di campagna acquisti sono stati assunti da Franco Ricci che ha operato con un budget ridotto ma compiendo buone mosse. Tra i pali, dato l'addio a Serena, è arrivato Arden Tulino, ottimo acquisto. Hanno lasciato la truppa Anderson, Vicentin, Montrucchio, Improta, sono arrivati Daleno (in sostituzione di Mariani, costretto ai box per un brutto infortunio ai legamenti), Maio, punta del 1993, il trequartista Mangiarotti e il terzino Di Luca. La ciliegina sulla torta potrebbe essere l'ex Barcellona Bacary Mendes. La pecca della squadra è la mancanza di un terzino sinistro under di qualità, anch'essa colmata a inizio gennaio con l'arrivo dell'ex Sampdoria Bottino, classe 1996. Salvezza complessa, insomma, ma più che possibile, grazie soprattutto alla grinta dei tanti senatori della squadra, che da alcuni anni sono i capisaldi del percorso biancorosso.
Voto: 6.

Merita senza dubbio una citazione a caratteri maiuscoli la stagione dei "senatori" Mattia Rolando, autore di reti e assist di importanza capitale, Andrea Ciolli e Matteo Mariani, baluardi della retroguardia, come è da sottolineare l'inizio di avventura straordinario dell'ex Cuneo Tulino, che con le sue parate ha garantito ai galletti due vittorie cruciali nelle ultime partite disputate. La palma del "top player" va però ancora una volta al capitano Loreto Lo Bosco: i suoi gol pesano come oro, la sua energia è benzina vitale per i biancorossi. Anche quando è stato fermo per infortunio ha saputo lasciare la sua impronta, incitando a gran voce i compagni dalla tribuna. Leader vero.

Davide Chicarella

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