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Roberto Robella: “Il Munfrà riparte da Roberto Marchiori”

Il presidente dei Leoni: “Vorrei una squadra abile nel recupero palla, mi piacerebbe inserire nel pacchetto di mischia un atleta in grado di agire da allenatore in campo”

Cala il sipario su una stagione intensa e conclusa con la salvezza sul campo in Serie A per il Monferrato Rugby, che si tiene stretti i propri giovani talenti e prepara il futuro prossimo del Club. Tempo quindi di bilanci e valutazioni assieme al presidente Roberto Robella.

Presidente, che bilancio stiliamo di questa prima stagione del nuovo nucleo dirigenziale?

Scherzosamente chiamiamo il gruppo composto da me, Diego Truffa e Fabrizio Carnino la triade, cui va aggiunto Fabrizio Di Prima, spesso all’estero per lavoro ma presente nel direttivo così come Enzo Carafa, past president ed elemento prezioso della società. Un gruppo di amici ed ex giocatori, che si è ritrovato nel ruolo dirigenziale seguendo la passione dei figli. Fiducia, coesione e rispetto reciproco sono stati fin da subito i nostri capisaldi. Volge al termine un’annata intensa e complessa, in cui la riforma del lavoro e dei dipendenti sportivi ha imposto un’evoluzione a livello organizzativo.

Sul campo è arrivata la salvezza. Soddisfatti?

Inutile nascondere che ci aspettavamo qualcosina in più, tuttavia gli infortuni di giocatori chiave come De Beer hanno complicato i piani. Siamo coscienti della forbice tra noi e le big, sono però convinto che potevamo strappare qualche punto in più contro squadre di media classifica. Marchiori, il nostro direttore tecnico, si è trovato a gestire molte situazioni non facendo mancare mai una presenza costante, ma logicamente nel finale di stagione ha evidenziato un po’ di stanchezza.

Da chi ripartirà il Munfrà?

Sicuramente da Roberto Marchiori, che avrà uno staff variato, con l’innesto di un preparatore che è anche un rugbista con cui stiamo completando la trattativa. Crediamo sia giusto dare continuità al progetto e ripartiremo da De Sarro, Ferrario e i nostri talenti locali, cui verranno affiancati altri in uscita dall’Under 18, come Cinquerrui e Migliardi. Dovremo rafforzare prima e seconda linea, dove Bettiol e Beccaris hanno stretto spesso i denti, anche acciaccati.

L’idea è di confermare anche Muzzi?

Muzzi è un ottimo atleta e ha proposte importanti, vedremo come si evolverà il mercato. Nel suo ruolo possiamo utilizzare Roberto Carnino. Sui tre-quarti siamo ben coperti, abbiamo anche giovani come Pozzato.

Quale desiderio culli per la prossima stagione in Serie A?

Vorrei una squadra abile nel recupero palla, mi piacerebbe inserire nel pacchetto di mischia un atleta in grado di agire da allenatore in campo, un elemento esperto che abbia ancora tanto da dare, anche a livello di leadership e grinta, come era al tempo Roberto Mandelli.

Vi ha deluso la decisione della FIR di sospendere le retrocessioni?

Era importante salvarci sul campo e l’abbiamo fatto. Il rammarico è stato ricevere la notizia a due giornate dal termine, la squadra poteva tirare i remi in barca invece nell’ultimo match ha segnato quattro mete e ottenuto un punto. La scelta della FIR non ha particolarmente inciso, certo è che sapendolo prima avremmo potuto dare la possibilità a molti giovani di talento di maturare esperienza sul campo. Personalmente credo molto nella squadra cadetta, preziosa per i nostri under e per chi ha meno spazio.

Qual è la più grande soddisfazione della stagione da poco conclusa?

La salvezza in Serie A e le grandi prove dei nostri under, come Matteo Gaetano. I loro traguardi e le attenzioni a livello nazionale ci rendono orgogliosi, segno che il lavoro operato da, citandone solo alcuni, Lacatus, De Meyer e il compianto “Lupo” Franchi negli anni ha pagato e sta pagando.

Fuori dal campo avete avvertito mancanza di qualche tipo di sostegno?

Mi auguro che le aziende locali e tanti astigiani possano avvicinarsi al rugby e venire a sostenerci. Il rammarico maggiore è legato agli ingenti costi di gestione della Cittadella del Rugby, che è uno dei migliori impianti piemontesi. Mi sono confrontato con l’Amministrazione per chiedere sostegno poichè i costi annuali di utenze e gas si aggirano sui settantamila euro. Capiamo bene le difficoltà del Comune, ma l’unione fa la forza e ci auguriamo un supporto maggiore.

Per il prossimo anno ci saranno variazioni a livello dirigenziale?

Con la conclusione di questa annata Matteo Binello terminerà il ruolo di direttore sportivo e ci tengo a ringraziarlo per quanto fatto in questi anni. Matteo è elemento imprescindibile e sarà comunque parte fondamentale della nostra dirigenza anche negli anni a venire.

Cos’è il Munfrà?

Un Club, nel senso assoluto del termine. Composto da atleti, famiglie, appassionati di palla ovale di ogni età.

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