In avanscoperta a caccia di talenti da coltivare. La formazione astigiana di ciclismo femminile Servetto Makhymo guarda al futuro per garantirsi un posto tra le grandi. In questi giorni la dirigenza ha perfezionato l’iscrizione all’Uci, la federazione internazionale, per il 2022. L’obiettivo è continuare il percorso intrapreso negli ultimi anni: dare un’occasione di crescita a ragazze che hanno bisogno di maturare esperienza.
A consigliare le più giovani, c’è la veterana del gruppo Anna Potokina, in Servetto dal 2014: «È stato un 2021 un po’ difficile. Sara Casasola doveva essere la nostra atleta principale, soprattutto per il Giro d’Italia, ma ha avuto problemi di salute e ci siamo ritrovati senza una leader in squadra».
Le compagne meno esperte, ai primi confronti con campionesse di livello internazionale, hanno avuto un impatto duro, ma hanno saputo comunque mostrare le loro qualità: «Le nostre giovani sono ancora inesperte, ma tutte coraggiose – spiega Potokina – molte vengono dal ciclocross e continuano a praticarlo, non sanno ancora gestire le energie o faticano a tenere sotto controllo tutto l’anno ogni aspetto della vita da atleta, hanno però dimostrato di avere del potenziale. Quest’anno abbiamo condiviso soprattutto il mese di preparazione in quota a Sestriere, per il 2022 mi auguro di trascorrere con loro più tempo in allenamento e di fare più strada insieme nell’astigiano».
Il direttore sportivo Dario Rossino, da poco riemerso dalle incombenze legate all’iscrizione per la prossima stagione, comincerà a valutare come allestire la squadra: «Con le grandi formazioni maschili che investono sempre di più nel femminile, per una realtà piccola come la nostra ogni anno aumentano le difficoltà. L’unica strada è puntare su atlete giovani per dare loro l’opportunità di fare il salto. Un esempio recente lo abbiamo avuto con Jolanda Neff: fino a pochi anni fa correva con noi, quest’estate ha vinto l’oro olimpico di mountain bike. Sarebbe bello se una delle nostre cicliste di adesso arrivasse a fare gli stessi risultati». Scommettere sul domani, senza aver paura di rischiare. E sperando di indovinare la giusta previsione. Una strategia che richiede pazienza, organizzazione e ogni anno alimenta la curiosità di scoprire quali sorprese ha in serbo la stagione a venire.