Durante la Santa Messa andata in onda, domenica mattina, su Raiuno si è parlato anche di città, di monumenti, di vino, delle sue torri e di Vittorio Alfieri… ma del Palio, la manifestazione più famosa, non si è detto nulla, come se non esistesse. La domanda sorge spontanea: di chi è la colpa?
Domenica 6 marzo: la Rai trasmette in diretta la Santa Messa dalla Collegiata di San Secondo. Imponente lo spiegamento di forze e di mezzi previsto dallemittente televisiva nazionale. Prima che la funzione abbia inizio un lungo filmato introduttivo, caratterizzato da splendide riprese aeree e a terra, illustra ai milioni di telespettatori piazzati davanti al video gli scorci più suggestivi, le bellezze e le caratteristiche della nostra città. Il commento che accompagna le immagini le sottolinea ulteriormente. Vengono citati i personaggi più famosi ai quali Asti ha dato i natali, si parla del vino, della Douja, del territorio, delle nobili famiglie locali, delle cento torri cittadine… Di tutto insomma.
O quasi. Sì, perchè unico a non essere citato è il Palio, il nostro Palio, la più importante delle manifestazioni cittadine. Normale chiedersi come sia possibile che colui o coloro, in loco, consultati per la raccolta di notizie da utilizzare per il testo accompagnatorio del filmato, abbiano potuto incappare in una dimenticanza del genere. Indagare? Inutile. Non si farebbe altro che scatenare lennesimo inconcludente scaricabarile. Istituzioni, enti, organi: colpa tua, no tua, io non lo sapevo, pensavo avessero chiesto a te…. Risultato? Lennesima, tristissima, occasione perduta.
E a pagare… è stato il Palio!
Massimo Elia