Tappa astigiana del “Giro d’Italia” premiata come la più “green”
Un meritatissimo riconoscimento, al netto di una giornata, quella di venerdì 23 ottobre, decisamente convulsa. La tappa astigiana del Giro d’Italia 2020, complice la preoccupante situazione pandemica e alla luce del “grande rifiuto” dei corridori di effettuare l’intero percorso Morbegno-Asti (sarebbe dovuta essere la tappa più lunga, di 258 km), con percorso ridotto di ben 130 km, è senza dubbio balzata agli onori delle cronache, non tanto per il successo in solitaria del ceco Josef Cerny, quanto per la querelle scaturita successivamente tra i ciclisti e gli organizzatori. Il “comitato tappa” locale ha comunque lavorato bene all’organizzazione dell’evento e la “diligenza” dello staff guidato dall’avvocato Gianni Trombetta non è certamente passata insosservata.
Giunge infatti notizia che lunedì 16 novembre durante una diretta “on line”, viste le norme anti contagio, il comitato astigiano riceverà un premio proprio da Rcs.
A riceverlo (Asti nello specifico è stata consideratala sede più “green” della carovana rosa, nel senso di raccolta e recupero dei rifiuti) sarà proprio l’avvocato Trombetta, “deus ex machina”, magistralmente affiancato dal suo staff e dal capo ufficio stampa dell’evento Beppe Giannini, nell’organizzazione della lunga giornata sportiva di venerdì 23 ottobre. Al suo fianco ovviamente anche il sindaco Maurizio Rasero, che ha supportato e assicurato la copertura del grande evento sportivo. Preziosi e fondamentali nella riuscita della kermesse gli infaticabili Walter Rizzo, Pippo Ercole, Giovanni Turello, Sergio Scuvero, Dario Rossino e Valter Massasso.
Che non sia il preludio per il ritorno del Giro ad Asti nel 2022?