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Tennis, Antiche Mura batte Canottieri Lazio
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Tennis, Antiche Mura batte Canottieri Lazio

Nella seconda giornata del campionato di serie B indetto dalla Federazione Italiana Tennis, la squadra astigiana delle Antiche Mura supera la Canottieri Lazio per 4 a 2

Nella seconda giornata del campionato di serie B indetto dalla Federazione Italiana Tennis, la squadra astigiana delle Antiche Mura supera la Canottieri Lazio per 4 a 2. La sfida fra Asti e Roma era partita con oltre 2 ore di ritardo a causa di una irregolarità dei terreni di gioco, risolta dal presidente del circolo Roberto Cannella. E’ stata una bella giornata di tennis, che ha richiamato molti appassionati e che ha portato fiducia nel team diretto da Paolo Verney, con tre vittorie nei singolari, mentre i doppi sono finiti in parità. Risultati: Filippo Giovannini/Gherardi 5/7, 6/0, 1/6, Umberto Giovannini/Cantagalli 3/6, 6/2, 6/4, Matteo Civarolo/Evangelisti 6/3, 6/2, Lorenzo Cannella/Devecchis 6/1, 6/3, Filippo e Umberto Giovannini/Devecchis-Cantagalli 3/6, 2/6, Cannella-Civarolo/Evangelisti-Azzalini 6/1, 6/0. La prossima domenica la squadra astigiana godrà del turno di riposo.

Fra i giocatori romani scesi sul terreno di gioco di via Dorna c’era anche Diego Devecchis (classe 1981), che nel 1995 vinse ad Annecy contro Roger Federer, uno dei migliori giocatori di tennis della storia (è stato per 237 settimane consecutive numero uno al mondo, dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008) e che presto rivedremo in campo sul rosso di Montecarlo. Assieme a Diego facciamo un passo indietro nel tempo.
A che età hai cominciato a giocare?
«Ho iniziato a quattro anni, giocando al Grottarossa, al Tc Parioli, sono entrato alla scuola di Cesenatico (ora Tirrenia ndr), con Uros Vico e Potito Starace, miei coetanei».
Quando hai incontrato Federer?
«Era il 1995 al “Les Petit Princes”, torneo Tennis Europe under 14 che va ancora in scena ad Annecy in Francia. Perdemmo entrambi al primo turno del main draw, così finimmo nel tabellone di consolazione. Roger giocava bene ma commetteva tanti errori. Al tempo mi sentivo più forte».

In effetti il romano è stato fra i primi del mondo, insieme a gente come Hewitt, Rochus, Mathieu. Vinse quel match 6/3, 6/2 e poi il torneo. Poi lo incontrò un’altra volta nel Trofeo Bonfiglio a Milano nel 1997 e lui iniziò la sua salita nell’olimpo del tennis. Devecchis in seguito ad infortuni cessò la carriera a soli 25 anni e adesso insegna al Tc Padova.
Hai ancora incontrato Federer?
«L’ho rivisto nel 2006, anno della finale al Foro Italico contro Nadal. Ci allenammo insieme e ci ricordammo dei nostri match da ragazzini».

Paolo Cavaglià

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