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Un Asti tutto cuore non bastaCon la Lavagnese è pareggio
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Un Asti tutto cuore non basta
Con la Lavagnese è pareggio

Dopo tre sconfitte consecutive, l'Asti è riuscito finalmente a muovere la classifica chiudendo sul 2-2 il match interno con la quotata Lavagnese. Le due squadre si sono date battaglia su un

Dopo tre sconfitte consecutive, l'Asti è riuscito finalmente a muovere la classifica chiudendo sul 2-2 il match interno con la quotata Lavagnese. Le due squadre si sono date battaglia su un terreno reso pesantissimo dalla pioggia, ma a condizionare la sfida è stato l'arbitro, che ha decretato ben tre rigori, tutti molto discutibili: uno per i galletti e ben due a favore della squadra ligure, trasformati entrambi dallo specialista Avellino. Anche se non certo da disprezzare prima del fischio d'inizio, il pareggio ha accontentato di meno l'Asti, che al 16' del primo tempo, a reti ancora inviolate, aveva colpito un palo con Grazioso, mentre il secondo penalty degli ospiti è arrivato soltanto all'88'.

La cronaca
Prima frazione di gioco caratterizzata da alcuni errori evidenti del giudice di gara. L'Asti gioca con cuore e grinta al cospetto di un avversario che non crea reali occasioni-gol: la prima opportunità è per Leo Grazioso, che lascia partire un fendente dal limite dell'area di sinistro che incoccia in pieno sul palo. Intorno al 20' è invece Rolando, in pallonetto, a cercare il bersaglio grosso non inquadrando lo specchio. Ancora Grazioso protagonista pochi minuti più tardi, quando lascia partire uno splendido tiro dalla tre-quarti campo che esce di un nonnulla a lato a portiere battuto. Si erge, poco dopo la mezz'ora, a protagonista assoluto della gara l'arbitro, che assegna tra lo stupore della formazione di casa un calcio di rigore per presunto fallo di mano di Merito su una battuta dal limite dei liguri. Sul dischetto va Avellino, Serena intuisce ma non riesce a deviare concedendo così la rete del vantaggio agli ospiti. Pochi istanti più tardi, Merito, già ammonito nell'occasione del calcio di rigore, subisce il secondo giallo, alquanto severo, e viene espulso. Ascoli corre ai ripari inserendo Campanaro al posto di Rolando per dare sostanza alla mediana in inferiorità numerica. La prima frazione si chiude senza sussulti. A inizio secondo tempo l'Asti, dimostrando grande determinazione, riesce a pareggiare la sfida grazie al rigore trasformato dall'argentino Vicentin. Il fallo era stato concesso per atterramento in area dello stopper Ciolli. I galletti sembrano non patire l'inferiorità numerica e trovano il gol del vantaggio con un'azione in mischia nel cuore della ripresa, conclusa da Ciolli in rete. Nel finale i liguri provano a reagire e riescono a impattare la contesa grazie a un rigore generosamente concesso dall'arbitro e trasformato ancora una volta da Avellino.

I commenti
Pier Paolo Gherlone: «Arbitro indegno ed esibizionista. Questa partita non avrebbe dovuto nemmeno cominciare. I ragazzi sono stati esemplari in dieci contro undici».
«Le società di serie D – ha poi aggiunto lo stesso Gherlone – devono promuovere una campagna per abolire le scommesse. Del resto, in questa categoria girano pochi soldi, e la tentazione di scommettere è forte».
Nicola Ascoli: «In dieci siamo riusciti a dare fastidio alla seconda in classifica (ora terza, ndr) passando anche in vantaggio. Prima di scendere in campo il pareggio sarebbe stato ben accetto, ma ora non posso ritenermi soddisfatto, visto come sono andate le cose».
Ecco le parole di Jesus Sebastian Vicentin, che ha trasformato il rigore per l'Asti: «L'importante era muovere la classifica, e a noi mancava proprio questo». Andrai al Bisceglie, società pugliese di Eccellenza? «Mi sono trovato bene ad Asti, ma non so ancora dove andrò a giocare».
Andrea Ciolli ha raccontato così la propria segnatura: «Sul tiro di Vicentin respinto in acrobazia da un difensore sulla linea di porta, ho colpito la palla al volo e sono riuscito ad andare in gol».
Da Ciolli a Loreto Lo Bosco: «Eravamo riusciti a portarci sul 2-1 in rimonta. Non è giusto pareggiare dopo aver subìto un rigore inesistente».
Queste le impressioni di Andrea Dagnino, allenatore della Lavagnese: «Non si poteva giocare a calcio su un terreno così pesante. Penso comunque che il risultato sia giusto, anche se, circa gli episodi, ci sarebbe da fare moviola per due mesi».

ASTI 2
LAVAGNESE 2
MARCATORI: pt 34' (rig.) e st 43' (rig.) Avellino (L); st 3' (rig.) Vicentin (A); st 29' Ciolli (A).
ASTI (4-3-1-2): Serena; Picone, Ciolli, Alessandro Rossi, Murè; Grazioso, Merito, Mondo (st 27' Vuerich); Rolando (pt 37' Campanaro); Lo Bosco, Vicentin. ALL.: Nicola Ascoli.
LAVAGNESE (4-4-2): Parma; Rusca (st 18' Di Pietro), Brusacà (st 27' Musante), Ferrando, Di Leo; Marianeschi, Avellino, Cocurullo (st 41' De Martini), Garrasi; Croci, Boggiano. ALL.: Andrea Dagnino.
ARBITRO: Colinucci di Cesena.

NOTE: pioggia, terreno molto pesante. Espulso: Merito (A) per doppia ammonizione. Ammoniti: Serena, Picone, Murè e A. Rossi (A); Brusacà, Ferrando e Musante (L).

Gianni Truffa

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