La 24×1 ora è sicuramente una grande festa, che non dimentica mai però anche l’aspetto agonisto. Così anche in questa edizione della ripartenza non sono mancati i risultati di grande prestigio, a partire dalla vittoria dell’Atletica Novese che, al ritorno ad Asti dopo una assenza quasi ventennale, si sono aggiudicati il Trofeo dedicato ad Arturo Masoero coprendo lungo le 24 ore 365,399 km, aggiudicandosi per la prima volta una vittoria mai stata realmente in dubbio, precedendo di circa 10 km gli astigiani della Brancaleone (354, 738 km) sempre assoluti protagonisti della manifestazione.
Terzo gradino del podio, sicuramente non preventivato alla vigilia, i padroni di casa della Vittorio Alfieri che, pur con una formazione molto rimaneggiata, chiudevano con 334,084 km, rintuzzando nel finale l’attacco della PAM di Mondovì.
A livello individuale le migliori prestazioni maschile sono state di Flavio Ponzina (Brancaleone) con 18,332 km, che si aggiudicava la medaglia d’oro offerta dall’Orificeria Demilano, in ricordo dell’atleta biancoverde Beppe Demilano; ponzina precedeva sul podio il duo novese Gabriele Roselli (18,069 km) e Valerio Ottoboni (17,730 km).
Al femminile vittoria per l’atleta di casa Debora Ferro che superva per la prima volta i 15 km (15,075 km), davanti a Carola Corradi (Brancaleone) con 14,885 km e Erika Testa (14,616 km).
Ferro si aggiudicava così la medaglia d’oro efferta dai Sempreverdi e dedicata quest’anno a due grandi amici della 24: Cesare Fiora e Francesco Fantauzzi a lungo anime della Brancaleone.
Non poteva mancare anche il Trofeo Massese, speciale classifica che combina peso, altezza e chilometri percorsi, con una formula matematica inventata per l’occasione dall’ ingegnere Giorgio Fracchia: i premiati sono stati Massimo cellino, Mario Ranzone e Roberto Zappino.
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