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Intervista

Una “Pinta di Sport” da campioni del mondo con Etinosa Oliha e Davide Greguoldo

Al FuoriLuogo piacevole duetto tra il neo campione iridato e il suo Maestro alla Skull Boxe, in attesa della difesa del titolo del 25 novembre in Germania

Giovedì speciale per l’inizio della nuova stagione de “La Pinta di Sport”. Ospiti del salotto del FuoriLuogo Asti e del conduttore della rubrica Davide Chicarella i due campioni del mondo della Skull Boxe Asti, coach Davide Greguoldo ed Etinosa “El Chapo” Oliha, che superando l’1 luglio a Wuppertal il cileno Alamos ha conquistato da imbattuto la cintura iridata del pesi medi IBO.

I due fuoriclasse dello sport astigiano hanno raccontato il loro percorso: dall’amore verso il pugilato di Eti sbocciato a “Sport in Piazza” (che peraltro domenica animerà il centro città, ndr), i match da dilettante, le prime sconfitte che hanno forgiato il talento cristallino di un atleta che fa dell’etica del lavoro e della mentalità il suo pezzo forte: “Per crescere come pugile la forza mentale è fondamentale”, ammette il Maestro Greguoldo.

Il talk show è stato preceduto dall’intervento di Carlo Bosticco, che come Format supporta e sostiene la carrieta del “Chapo”: “Un esempio virtuoso di uomo e di atleta, con cui mi confronto costantemente. A luglio mi ha regalato una gioia immensa e il mio auspicio è che possa crescere un passo alla volta e conquistare altri successi”.

Un duetto vivace quello tra Oliha e il suo allenatore, una sorta di fratello maggiore per Eti a inizio carriera, presenza costante in qualità di tecnico e amico oggi. Una strada ricca di successi quella della Skull, che mantiene gli stessi crismi di sempre: la professionalità, il confronto, la voglia di migliorarsi con impegno e studio. “Onestà e professionalità sono pregi straordinari del mio coach – ammette Etinosa – Difetti? Prima dei match è ansioso, forse sente più lui di me l’incontro”. “E’ difficile prendersela con Eti – gli fa eco Greguoldo – Il ragazzo fin da subito ha dimostrato impegno, voglia di sudare e carattere. Se devo trovargli un difetto fatico, ma certamente è capace di esssere in ritardo costantemente”.

Nel duetto sul ring del FuoriLuogo tra due eccellenze della boxe emerge come il segreto di un successo segnato dal talento, abbia fondamenta solide: fiducia, amicizia, onestà e una profonda empatia che nasce fuori dal quadrato ma emerge prepotentemente ogni qual volta i due affrontino una sfida. Sono pregi inderogabili di un percorso virtuoso che applaudiamo orgogliosamente in qualità di loro concittadini. In attesa, il 25 novembre, della difesa del titolo e sognando di vederli presto calcare templi del pugilato come l’MGM o il Madison.

 

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