Giovedì speciale per l’inizio della nuova stagione de “La Pinta di Sport”. Ospiti del salotto del FuoriLuogo Asti e del conduttore della rubrica Davide Chicarella i due campioni del mondo della Skull Boxe Asti, coach Davide Greguoldo ed Etinosa “El Chapo” Oliha, che superando l’1 luglio a Wuppertal il cileno Alamos ha conquistato da imbattuto la cintura iridata del pesi medi IBO.
I due fuoriclasse dello sport astigiano hanno raccontato il loro percorso: dall’amore verso il pugilato di Eti sbocciato a “Sport in Piazza” (che peraltro domenica animerà il centro città, ndr), i match da dilettante, le prime sconfitte che hanno forgiato il talento cristallino di un atleta che fa dell’etica del lavoro e della mentalità il suo pezzo forte: “Per crescere come pugile la forza mentale è fondamentale”, ammette il Maestro Greguoldo.
Il talk show è stato preceduto dall’intervento di Carlo Bosticco, che come Format supporta e sostiene la carrieta del “Chapo”: “Un esempio virtuoso di uomo e di atleta, con cui mi confronto costantemente. A luglio mi ha regalato una gioia immensa e il mio auspicio è che possa crescere un passo alla volta e conquistare altri successi”.
Un duetto vivace quello tra Oliha e il suo allenatore, una sorta di fratello maggiore per Eti a inizio carriera, presenza costante in qualità di tecnico e amico oggi. Una strada ricca di successi quella della Skull, che mantiene gli stessi crismi di sempre: la professionalità, il confronto, la voglia di migliorarsi con impegno e studio. “Onestà e professionalità sono pregi straordinari del mio coach – ammette Etinosa – Difetti? Prima dei match è ansioso, forse sente più lui di me l’incontro”. “E’ difficile prendersela con Eti – gli fa eco Greguoldo – Il ragazzo fin da subito ha dimostrato impegno, voglia di sudare e carattere. Se devo trovargli un difetto fatico, ma certamente è capace di esssere in ritardo costantemente”.
Nel duetto sul ring del FuoriLuogo tra due eccellenze della boxe emerge come il segreto di un successo segnato dal talento, abbia fondamenta solide: fiducia, amicizia, onestà e una profonda empatia che nasce fuori dal quadrato ma emerge prepotentemente ogni qual volta i due affrontino una sfida. Sono pregi inderogabili di un percorso virtuoso che applaudiamo orgogliosamente in qualità di loro concittadini. In attesa, il 25 novembre, della difesa del titolo e sognando di vederli presto calcare templi del pugilato come l’MGM o il Madison.