Ad Asti gli impianti sportivi di vaglia latitano e quelli esistenti godono di uno stato di salute non ottimale. Negli anni questa carenza è stata pagata cara, con la forzata emigrazione di realtà
Ad Asti gli impianti sportivi di vaglia latitano e quelli esistenti godono di uno stato di salute non ottimale. Negli anni questa carenza è stata pagata cara, con la forzata emigrazione di realtà sportive locali penalizzate da impianti non idonei per struttura o per capienza. Vi sarebbe però, il condizionale è d'obbligo, la classica eccezione che conferma la regola e a rappresentarla è l'impianto crossistico di Valmanera, autentico punto di riferimento degli appassionati sia a livello nazionale che internazionale a partire dal 1972.
La storia e le vicende degli ultimi anni del circuito potrebbero costituire la trama di un'appassionante "telenovela". Li narriamo per sommi capi, con il fondamentale supporto di Giampiero "Gippy" Crosetti, presidente del Cross Club Asti nonché proprietario dei terreni sui quali sorge la struttura.
«Riguardo all'impianto – afferma Crosetti – abbiamo pagato a caro prezzo le disposizioni risalenti alla Giunta Regionale Bresso (2005-2010, n.d.r.), che consideravano fuorilegge tutti i percorsi motorizzati fuoristrada. A tutt'oggi, e in questo vi è una componente di negligenza da parte nostra, risultiamo ancora terreno agricolo e ogni anno dobbiamo richiedere il rinnovo della licenza di utilizzo della struttura. Abbiamo sempre cercato di metterci a norma, di essere messi come si dice "a piano regolatore", ma questo passaggio fondamentale non è ancora avvenuto. Nel 2009, durante una riunione in Sala Consiliare, abbiamo chiesto di riaprire l'impianto, allora chiuso, nell'attesa che l'iter di perfezionamento delle pratiche arrivasse a compimento. Per il loro interessamento non finirò mai di ringraziare due persone: l'assessore dell'allora Giunta Galvagno Ornella Palladino e l'assessore provinciale Angelo Marengo. Il nostro obiettivo era quello di poter utilizzare l'impianto in deroga. Nel frattempo, con il circuito inattivo, abbiamo ricevuto più volte visite dei ladri che non trovando nulla da rubare hanno pensato bene di spaccare vetri e quant'altro».
Parliamo di impatto ambientale e rumorosità…
«Sono stati effettuati nel corso degli anni tutti i rilevamenti possibili. Per quanto riguarda le misurazioni fonometriche effettuate dallo studio Pisani, leader in Italia nel settore e seguite dal dottor Varaldi e dal dottor Duretto incaricati dell'Arpa, rientravano tutte nei limiti. E' stata inoltre discussa la deroga con l'Urp, nella persona del dottor La Rocca e abbiamo riaperto da marzo a giugno 2012».
Ma poi…
«Il WWF ha presentato ricorso al Tar contro il Comune e il Tar ha dato ragione al WWF. Impianto richiuso. Ma le cose intanto procedevano. Nel frattempo è cambiata la Giunta Comunale e arriviamo a dicembre 2013, quando si è tenuta la prima riunione della commissione congiunta ambiente-urbanistica-sport. Noi come Cross Club Asti non abbiamo mai né manifestato, né polemizzato. Ci siamo limitati ad allestire un gazebo per la raccolta firme e tramite il passa parola, tra firme, mail, fax e quant'altro siamo arrivati a 6500. Di recente – prosegue Crosetti – si è nuovamente riunita la commissione congiunta. Il preliminare della pratica è stato approvato dalla Giunta e il presidente della commissione urbanistica architetto Cornero, ci ha garantito che entro fine maggio verrà discusso in Consiglio Comunale».
Infine un giudizio e le considerazioni di Gippy Crosetti sull'intera vicenda. «In sintesi: ritengo squallido e ignobile il ricorso presentato dal WWF al Tar. In tutta questa vicenda lo sport ha sempre contato ben poco, ma in compenso ha contato molto la politica. Abbiamo una delle piste più belle del mondo, utilizzabile tutto l'anno, anche nel periodo invernale, per il fondo sabbioso che la caratterizza. Una delle poche piste in Italia dove all'interno vi è un apposito minicircuito per l'avviamento dei bambini alla disciplina.Senza contare l'indotto: gente in città, alberghi che lavorano, soldi che entrano… In ogni caso la pista verrà riaperta, risistemata e nel giro di poco tempo il circuito tornerà ad essere uno dei più ricercati e appetibili d'Italia e d'Europa».
A quando di nuovo gare di spicco a Valmanera?
«Siamo molto motivati. Valmanera ha già ospitato 10 appuntamenti tra Mondiali ed Europei. Non ci vorrà molto per riavere una o più gare nel panorama nazionale e internazionale».
Massimo Elia