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A Villa del Borgo si incontra il Nord Europa
Economia

A Villa del Borgo si incontra il Nord Europa

Ad apprezzare questo scorcio canellese sono soprattutto i turisti e i visitatori che non disdegnano di passeggiare lungo il ciottolato

La Sternia, la strada antica che si arrampica lungo il borgo storico di Villanuova a Canelli, è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi della città sia per l’atmosfera che vi si respira che per il panorama. Sarà per questo motivo che negli ultimi mesi hanno aperto nuove attività ricettive, nonostante per anni l’impervia viuzza fosse stata dimenticata dai suoi stessi concittadini. Sì, perché a quanto pare ad apprezzare questo scorcio canellese sono soprattutto i turisti e i visitatori che non disdegnano di passeggiare lungo il ciottolato. Come giornale abbiamo quindi deciso di bussare alla porta di questi nuovi ristoranti, alberghi e vinerie per capire come stanno andando gli affari.

Dai sorrisi e dal luccichio negli occhi dei gestori capiamo che la risposta è «piuttosto bene». La prima attività che incontriamo in questo viaggio nell’accoglienza turistica canellese è il Relais Villa del Borgo, in via del Castello 1, inaugurato appena tre mesi fa. Lo dirige Patrizia Brambilla, alla sua prima esperienza nel campo della ricezione ma con un lungo palmares nel settore del marketing e dei vini. Sorriso dolce e modi cordiali, se si scambiano quattro chiacchiere con Patrizia si comprende però subito che delle origini lombarde ha mantenuto un tratto importante: il fiuto per gli affari. Già nel 1998, anno in cui si trasferì a Canelli, capì le potenzialità turistiche della città e della Sternia tanto, che non appena è giunta l’occasione, non ha esitato ad acquistare il vecchio palazzo in pietra che ingloba l’abside della chiesa di San Rocco per realizzare il suo relais.

«La struttura sorge su cinque livelli e conta sei camere, una SPA, la sala per le colazioni e una terrazza esterna con piscina – racconta Patrizia, accompagnandoci con orgoglio per le sale del suo relais, fresco di intonaco e dal gusto ricercato – Ho voluto conservare lo stile antico del palazzo, con i muri in pietra e le rifiniture di legno. Ci sono porte originali ma anche molti complementi d’arredo di design. Lo potremmo definire uno stile “urban chic”». Neanche a dirlo, la clientela è tutta del Nord Europa: danesi, scandinavi ma anche belgi, svizzeri e tedeschi. Come la coppia di svedesi con tre figli, tutti biondissimi, che incontriamo in terrazza all’ombra di un gazebo, intenti a gustarsi un piatto di spaghetti con un calice di Alta Langa. «Adorano la nostra cucina e i nostri vini» ci spiega Patrizia. Gli stranieri si fermano una settimana o quattro notti. Gli italiani a dir la verità non mancano ma solo nei week-end. «E’ un turismo diverso. Gli stranieri del nord cercano il sole e le attività all’aria aperta. Nordic walking, escursioni o visite in cantina. Gli italiani preferiscono rilassarsi in piscina o in sauna» ci spiega la nostra “cicerone”.

A neanche tre mesi dall’inaugurazione, il relais non ha mai avuto una stanza vuota nel fine settimana. «Sicuramente è merito del marketing fatto in precedenza ma un grande aiuto arriva dal passa parola. Se lavori seriamente i clienti ti premiano, con recensioni positive o indirizzando conoscenti. Alcuni, addirittura, hanno nuovamente prenotato la camera per l’autunno» racconta Patrizia, le cui parole sono confermate dalle recensioni, circa una ventina e tutte più che positive, pubblicate su Tripadvisor o Booking.com. Che il Piemonte fosse una “nuova” Toscana già lo si era capito ma viene ribadito da questi stranieri che ricercano atmosfere più autentiche e meno “di massa” rispetto a quelle di altre regioni. «C’è ancora molto lavoro da fare, soprattutto nella promozione – continua Patrizia – ma Canelli e la sua Sternia hanno enormi potenzialità». Il messaggio è chiaro: il Nord Europa ci ha scoperto. Ora tocca non farlo scappare.

Lucia Pignari

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