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Sport

Cavalli: oltre ai soliti noti occhio ad Uron e a Ribelle da Clodia

Solamente un paio le novità, per il resto numerose conferme. I mezzosangue più quotati già in evidenza

Approfondimento su alcuni mezzosangue

Nulla di nuovo sotto il sole: le corse di preparazione in vista del Palio 2018, svoltesi allo stadio lo scorso sabato, hanno confermato la bontà di alcuni soggetti già protagonisti l’anno passato in Piazza Alfieri. Appena un paio, tre ad essere magnanimi, le novità di un certo interesse. Riguardo alle conferme scontato il riferimento a Bomario da Clodia, Bonantonio da Clodia e Tiepolo, tre soggetti finalisti lo scorso settembre.

Bomario da Clodia

Bomario da Clodia, mezzosangue vincitore nel 2017 per il Borgo San Lazzaro sul quale il Rione del “Santo” ha puntato fortissimo, non è stato montato allo stadio da quello che sarà il suo fantino il prossimo 2 settembre, vale a dire Andrea Mari. Ha comunque avuto in Michel Putzu un grande interprete. Perfetta la sua conduzione di corsa, sia nel ritmo sia nella scelta delle traiettorie, senza sbavature e forzature e, soprattutto, senza mai chiedere al cavallo un impegno non necessario. Bomario sta bene, eccome, ha mostrato grande facilità nel galoppo, e resta uno dei principali favoriti per la corsa di settembre.

Tiepolo e Bonantonio da Clodia

Valter Pusceddu, fantino della Torretta, ha portato ad Asti Tiepolo, terzo l’anno passato, e Bonantonio da Clodia, sfortunato finalista nel 2017 per San Secondo. Tiepolo ha trasmesso in chi scrive e nel pubblico presente sensazioni forti: è in condizioni di forma impressionanti, a Ferrara era piaciuto tantissimo e ad Asti, se non verrà nuovamente penalizzato dal sorteggio in batteria, ha le carte in regola per fare saltare il banco. Bene anche Bonantonio da Clodia, tre giri in testa prima della beffa in extremis, sul palo, ad opera di Gessa. Fisicamente potente, Bonantonio ha mostrato miglioramenti alla mossa “ingambandosi” in fretta, ben condotto da Pusceddu.

Umatilla e Vittorino

Doveroso commentare la prova di Umatilla e Vittorino, i soggetti portati ad Asti da Giovanni Atzeni. Non hanno rubato gli occhi come era lecito attendersi: Umatilla ha preso una sorta di inciampone andando giù nel secondo giro e con ogni probabilità “Tittìa” ha preferito non insistere. Positiva in avvio, la cavalla non è comunque apparsa al top della condizione ma ci può stare, considerando che al Palio mancano due mesi e mezzo. Vittorino ha fatto il suo, è un cavallo in costante crescita e costituisce un’alternativa di lusso. Nella sua batteria è stato battuto da uno smagliante Robolt e da Villana, due cavalli costantemente tra i primi in qualsiasi corsa siano impegnati. Andrà rivista Preziosa Penelope (e con lei Queen Winner): non è però azzardato ipotizzare che a settembre la cavalla di Sandra Rossi sarà guardata a vista, poiché in possesso di tutti i requisiti per regalare il Drappo a San Martino San Rocco.

Uron e Ribelle da Clodia

Tra le novità meritano grande considerazione due cavalli in particolare: Uron, montato Giuseppe Zedde, mezzosangue che, valutato senza mettere in conto la vittoria conquistata, è apparso tonico, svelto e pronto ad un’esperienza sulla pista di Piazza Alfieri. Con Uron brillantissimo anche Ribelle da Clodia, un cavallo che Dino Pes ha interpretato in maniera magistrale, sottolineandone le virtù: resistenza, rapidità alla mossa e facilità nel cambio di ritmo.

Simone Mereu

Chiudiamo parlando di Simone Mereu: ha montato due cavalli allo stadio, ha centrato un primo ed un secondo posto. In stagione sta facendo benissimo: a 38 anni sta dando il meglio di sè. Merita applausi. Un bravo a chi lo ha ingaggiato. Saprà sicuramente scegliere il cavallo giusto da portare in Piazza Alfieri.

Massimo Elia

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