AstiTeatro 41
Ammontano ad oltre 10mila, con un + 20% di incassi rispetto all’edizione 2018, gli spettatori di AstiTeatro 41, svoltosi dal 20 giugno al 1° luglio in diversi luoghi del centro storico della città.
E’ emerso ieri (lunedì) in occasione della conferenza stampa tenuta dal direttore artistico del festival, Emiliano Bronzino, dal sindaco Maurizio Rasero, dall’assessore alla Cultura Gianfranco Imerito e dal dirigente Gianluigi Porro.
Le parole del sindaco
«Questa edizione – ha esordito Maurizio Rasero – si è dimostrata all’altezza della precedente che aveva già raggiunto esiti da record. Se ne è parlato in ogni dove, ha richiamato spettatori anche da fuori e ora, con questi numeri in aumento, possiamo sicuramente alzare l’asticella delle aspettative».
Il commento dell’assessore Imerito
Un festival i cui “numeri” parlano da soli: oltre 10mila presenze e un 20% di incassi in più rispetto ad AstiTeatro 40. «Un 20% importante – ha sottolineato l’assessore Imerito – ma l’incasso maggiore è stato il calore e la partecipazione della gente che è intervenuta. Stesso discorso anche per la decima edizione di “Scintille” (il concorso rivolto alle compagnie teatrali under 35, ndr) che ha avuto talmente tanti spettatori (molti dei quali non hanno trovato spazio all’interno dei cortili) da farci pensare ad aree più grandi per i prossimi anni».
I giovani e la drammaturgia italiana
Un’edizione, quella di AstiTeatro 41, rivolta a tutti con temi variegati. Oltre quaranta spettacoli in dieci giorni, con una programmazione ricca di prime e anteprime nazionali e regionali, che si sono tenuti in diversi luoghi del centro storico in modo da valorizzare la città.
«Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’impegno e all’appoggio dell’Amministrazione», ha riconosciuto Emiliano Bronzino, direttore artistico dal 2017 e riconfermato per il prossimo anno. «Questa edizione faceva un po’ paura e, invece, il nostro investimento sui giovani e sulla drammaturgia italiana è piaciuto anche ai numerosi turisti così come, durante alcune serate, il coinvolgimento diretto del pubblico. Una formula che vorremmo applicare più spesso».
La riflessione del dirigente Porro
«La scelta fatta tre anni fa di aprire le porte a compagnie under 35 e alla drammaturgia italiana è risultata vincente», ha aggiunto Gianluigi Porro. «Abbiamo avuto – ha continuato – 400/500 persone che ogni giorno vedevano gli spettacoli scoprendo, nello stesso tempo, le bellezze di Asti. Quello che manca ancora, tuttavia, è la giusta percezione di questi eventi da parte della città. Bisogna fare in modo che il mondo si muova intorno a noi e, se il 20% in più di spettatori paganti è un dato positivo e significativo, è necessario fare ancora molto perché tutti comprendano quello che sta capitando. Cercando anche di aumentare la presenza, in questo ambito, di giovani volontari, ad esempio attraverso l’alternanza scuola – lavoro».